Mariella Ricca e la sua arte che nasce dall’amore verso la mitologia dove le figure prendono forma e consistenza con fisionomie inusuali

Creato il 29 ottobre 2015 da Goodmorningsicilia

MediteRaneo. Opera realizzata con colori acrilici su tela
misura 180x 80cm

MARIELLA RICCA
Nasce a Siracusa nel giugno del 1973.
Sin dall’adolescenza è stata sempre presente sul panorama artistico facendo scrivere di lei diverse testate giornalistiche, i quali esaltando le doti artistiche naturali, che fanno di lei un’artista autentica ed instancabile.
Gli studi artistici e la qualifica di Maestro Ceramista fanno di Mariella Ricca un’intensa narratrice di storie fatte di colori e forme. Il suo stile di donna e di pittrice, la sua passione per l’arte, il suo folgorante talento e le sue straordinarie capacità di espressione cromatica, assemblata anche ad altri materiali in creazioni di singolare novità, armonia, bellezza.
Frutto ciò, di un processo ideativo e di profonda conoscenza ed esperienza tecnica in più aspetti dell’arte, da cui l’artista viene stimolata a concretare liricamente e magistralmente i temi delle sue creazioni, conquistandoci con la magia e il simbolismo dei colori nello stupore di una sintesi classica e rigorosa.
Si resta affascinati dal miracolo di forza e gentilezza di questa pittrice riuscendo a fondere etica ed estetica donandoci emozioni e sensazioni attraverso il valore della compostezza, della metafora, della bellezza.
Nell’arte di Mariella Ricca si colgono i fermenti di cui si fa carico durante il misterioso atto creativo, in cui è possibile leggere un’adesione alla realtà trasformata in lirica reviviscenza dominata dalla fantasia e dalla strutturazione del segno, dell’immagine, del colore.
La sua arte è una terminologia che si percepisce come un’autentica poesia o narrazione visiva in una sfera dove si trovano sentimenti e razionalità nella scoperta o riscoperta di storie che parlano al cuore e alla mente come proiezioni di un progetto sognato, amato dall’artista, che lo compone e lo concretizza con misura e buon gusto, in equilibrio tra immaginazione e fisicità, cromia e condivisione del suo linguaggio, del suo mondo, in cui ritroviamo la nostra umanità, il nostro anelito alla bellezza, all’unità e all’universalità.

L’opera partecipante all’’evento artistico – culturale “ L’isola che c’è”
Si intitola : MediteRaneo realizzata con colori acrilici su tela misura 180x 80cm
Anche quest’opera nasce dall’amore verso la mitologia dove le figure prendono forma e consistenza con fisionomie inusuali, distaccate dalla realtà perché incastonate in un universo parallelo, non scrutabile dall’occhio umano. Anche il colore sembra portarsi al limite della sua essenza dando una visione artistica rintracciabile in brandelli di storia non ancora perduti. Vi è un viscerale legame verso la sua terra quasi spasmodico, quasi una riscoperta dell’io interiore, senza mai abbandonare i chiari canoni mistici. La necessità di risaltare le bellezze della memoria scaturisce in lei accendendo nuove speranze artistiche, che sembrano quasi sopite e aiutano a ricomporre quell’io smarrito. La trasposizione di lontane narrazioni storiche in chiave classica risaltano la continua ricerca del bello artistico e dei canoni umanistici,ormai quasi perduti. Le figure plastiche, delineate dai contorni netti, decisi e dai colori appariscenti, che brandiscono lo sguardo, quasi ad imposi sul tutto e, principalmente , sul generico, che attualmente incombe.