La curiosità del giorno.
Marijuana, cocaina e cancro ai testicoli
La prima raddoppia il rischio di sviluppare il tumore, la seconda lo dimezza: uno studio che farà discutere
LO STUDIO – La ricerca, pubblicata sulla rivista Cancer, è stata condotta sottoponendo un questionario sull’abituale consumo di droghe a 163 uomini affetti da questo tumore, un numero insufficiente per trarre conclusioni definitive ma non irrilevante visto che il cancro del testicolo è piuttosto raro: colpisce infatti ogni anno una persona ogni 100mila, soprattutto tra i 15 e i 40 anni. I dati sono stati poi confrontati con quelli derivanti da un gruppo di 300 persone sane, ma con le stesse caratteristiche di etno-demografiche. Le persone avvezze a fumare marijuana, rispetto a chi non ne aveva mai fatto uso, presentavano un rischio quasi doppio di sviluppare questo tumore, soprattutto nella forma non seminomatosa. «Non sappiamo quale sia il meccanismo attraverso cui la marijuana induca l’insorgenza del cancro dei testicoli – ha spiegato Victoria Cortessis una delle autrici dello studio -. Ipotizziamo, però, che possa agire sul sistema endocannabinoide, il network cellulare che risponde alla sostanza attiva contenuta nella marijuana, che svolge un importante ruolo nella formazione dello sperma».
LA SORPRESA – Al di là dei meccanismi, ancora tutti da identificare, la correlazione tra cancro del testicolo e consumo di marijuana non è nuova. Diversi studi hanno già dimostrato che il rischio è tanto più alto quanto maggiori sono i consumi e quanto più è lungo il periodo di assunzione. Quel che è invece una novità assoluta è che la cocaina può avere un effetto protettivo contro questo tumore. Nel dettaglio, dalle elaborazioni effettuate dai ricercatori, riesce a dimezzare le probabilità di ammalarsi. Per il team la spiegazione, in questo, caso potrebbe essere semplice: la cocaina è in grado di uccidere le cellule che producono lo sperma, quelle da cui spesso ha origine il cancro del testicolo. Insomma, ha commentato Corsessis, «le cellule germinali non possono sviluppare il cancro se sono state prima distrutte». In ogni caso, ha concluso la ricercatrice, «servono ulteriori studi per confermare i risultati». Quel che è certo, però, è che nessuno proporrà il consumo di cocaina quale strumento di prevenzione del cancro al testicolo.
Tratto da Corriere della sera – Salute – a cura di Antonino Michienzi