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Marinella Soldi (Discovery Italia): ''L'Auditel non basta più''

Creato il 30 settembre 2014 da Digitalsat

Marinella Soldi (Discovery Italia): ''L'Auditel non basta più''«L'evoluzione digitale del mercato televisivo ha portato alla creazione di un mercato complesso e frammentato: reti nazionali, editori locali, canali tematici, centinaia di emittenti terrestri e satellitari. Ampiezza e composizione dell'offerta televisiva rendono necessario un sistema avanzato di misurazione degli ascolti», posto che «rimane il dubbio che l'attuale sistema di rilevazione Auditel possa non più rispecchiare e monitorare la complessita' del mercato e dell'offerta televisiva».

Lo ha affermato l'ad di Discovery Italia, Marinella Soldi, che e' stata sentita oggi dalla commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.

«A fronte in particolare della rapida evoluzione tecnologica e della multidistribuzione, sono necessari strumenti veritieri e completi che diano una fotografia veritiera e che siano uno strumento comune e condiviso per gli editori, utile anche per gli investitori», ha insistito Soldi, sottolinenando che «Discovery, al pari di altre emittenti, effettua diversi studi e ricerche di mercato dalle quali si evince che il mercato delle cosiddette nuove emittenti digitali e' spesso sottostimato in termini di indici di ascolto». «Abbiamo accolto con favore la decisione del Consiglio di Amministrazione di Auditel di triplicare il campione delle famiglie da 5.000 a 15.000 ma allo stesso tempo -ha proseguito Soldi- temiamo che queste misure impieghino troppo tempo per diventare operative. E soprattutto perche' questa decisione e' stata presa solo dopo che Sky ha annunciato l'avvio del proprio smart panel»

«Sarebbe pertanto opportuno
-ha esortato l'ad di Discovery Italia- iniziare a pensare che ad occuparsi di rilevamento degli indici di ascolto, sia un ente o una societa'» purche' «composta solo da personalita' totalmente indipendenti» oppure che «preveda obbligatoriamente un coinvolgimento e una rappresentanza al proprio interno di tutti gli editori del mercato». A questo proposito soldi ha ricordato che «la legge 249/1997 affida all'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni la funzione di curare 'le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione'; e che 'laddove la rilevazione degli indici di ascolto (effettuate da altri soggetti) non risponda a criteri universalistici del campionamento rispetto alla popolazione o ai mezzi interessati, l'Autorita' può provvedere ad effettuare le rilevazioni necessarie'».

Discovery e' una media company presente in oltre 220 Paesi con più di 2,7 miliardi di abbonati, 40 sedi in tutto il mondo e circa 6.000 dipendenti. Ha oltre 200 network che parlano 45 lingue differenti. In Italia Discovery e' presente dal 1997 ed oggi Discovery e' il terzo editore televiso italiano con circa il 6% di share, considerando il periodo gennaio-agosto 2014, con oltre 44 milioni di contatti mensili.


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