Marino Cassini: a proposito di Merdanzo...
Creato il 19 febbraio 2011 da Gturs
Marino Cassini mi inviato ieri alcune sue considerazioni sul torrente Merdanzo. Marino, da grande scrittore che è, ci regala una descrizione di questo luogo a suo modo. Avendo letto il suo libro I ricordi di Cirò, posso dire che questo torrente ha per lui un significato importante, si tratta infatti di un luogo che conosce molto bene e anche se sono passati molti anni da quando, bambino lo frequentava giornalmente, ha lasciato in lui ricordi indelebili. Grazie Marino, è per me un onore averti come amico.Cara Roberta,ho letto gli interventi sull'argomento che sembra attrarre i lettori. Il mio parere l'ho espresso, ma condivido anche tutti gli altri nei quali c'è sempre una spiegazione logica. Voglio solo aggiungere un aneddoto che puntualmente si ripete durante i miei incontri con le scolaresche. Me l'ha ricordato una frase dell'amico Alberto che scrive: "Quando si parla di merda, direttamente o indirettamente c'è sempre un notevole interesse".Infatti, durante gli incontri con i ragazzi, prima di parlare di libri o di personaggi, mi presento loro con un breve curriculum e una delle frasi che uso è:"Io sono ligure, nato a Isolabona, un paesino che sorge alla confluenza di un torrente e di un torrentello. Vado pazzo per il mio paese e in particolar modo per il torrentello. Ragazzi miei, si tratta di un torrenterllo bellissimo. Durante l'inverno è bianco per la brina e luccicante per le pozze d'acqua gelata sulle cui lastre ghiacciate si riflettono i pochi raggi di sole che riescono a raggiungere il fondo valle; in primavera è tutto ricoperto d'un verde intenso; d'estate rigoglioso per le giunchiglie in fiore, i canneti e per altre erbe acquatiche dalle quali si eleva il gracidar di rane nascoste per entrare in una inattesa sinfonia pastorale e per fondersi col frinire delle cicale o con i belati di qualche capretta in cerca di teneri germogli; un ruscello giallastro d'autunno quando le foglie avvizziscono e si apprestano a cadere ai primi soffi del vento. E poi, amici, gli odori, gli odori della natura circostante, gli effluvi che emanano dalle corolle dei fiori, ora delicate ora carmose, attorno alle quali volano api e libellule dalle ali trasparenti.. Io adoro quel torrentello soprattutto per il suo nome profumato: Si chiama Merdanzo".Certo che dopo il volo poetico, atterrare su quel nome è per gli ascoltatori uno choc.Lascio a voi pensare quale possa essere la loro reazione: il nome strappa risate a non finire, tanto più che concludo sempre con le parole: "Mi sento fiero di essere nato vicino al Rio Merdanzo". Come vedete il nome ha i suoi lati positivi. Non ne ha , invece, per un editore che ha pubblicato in edizione scolastica il libro di Calvino Il barone rampante, perché nella frase che cita il nome del rio dove sorgevano gli ontani sui quali il giovane barone viveva, è stato cancellato. Piccinerie di certi censori.
L'Ontano del Barone Rampante...forse!
Scorcio del Merdanzo vicino all'Ontano
Ho appreso dagli interventi che qualcuno voleva cambiare il nome con Rio de Rose. Per fortuna non è stato così!