Non so quale sia il mio problema con Mario Desiati ma non mi prende..non mi coinvolge.Sa descrivere la realta' del Sud spesso dura ma manca di capacita' emotive.La sua scrittura è spesso troppo scarna,i personaggi sono come dei burattini sotto i suo fili di narratore che pero' agiscono senza colpire al cuore.Trovo il suo modo di raccontare molto maschile e dovrebbe lavorare un po' sulle emozioni dei protagonisti,raccontarli nel profondo.Il romanzo di chiama Ternitti sia in omaggio all'eternit,questo materiale tossico che la famiglia Orlando va a lavorare in Svizzera(ma restanto un sottofondo alla vicenda) per sfuggire alla miseria pugliese con il sogno di una vita migliore ,che ovvimente non ci sara',ma significa anche tetto..il tetto inteso come stablita'..solidita'..Mimi la giovane figlia Orlando rimasta incinta giovanissima ,ci appare come una donna misteriosa..un po' ignorante e un po'..diciamo..zoccola,antipatica fino alla fine,non mi ha colpito per niente.Meglio la figlia anche se resta un personaggio spesso assente e di cui nno si hanno chiare spiegazioni.Insomma..un romanzo con molte lacune ..molti vuoti .Mi pare che DEsiati abbia voluto gettare qui e la' tanti semini per far germogliare una bella storia ma poi le piante si siano tutte seccate...peccato.Bisogna essere bravi ed attenti giardinieri
voto 6