Imposte elevate si traducono in meno autofinanziamento, meno patrimonio, minor capacità di far credito. ***
Non annunciamo cosa potremmo o vorremmo fare, annunciamo quello che abbiamo fatto.
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Le banche italiane non hanno eredità pesanti nei loro bilanci. Utilizzino questo vantaggio nei confronti dei concorrenti per affrontare un presente e un futuro non facili. Valutino il merito nei confronti dei concorrenti per affrontare un presente e un futuro non facili. Valutino il merito di credito dei loro clienti con lungimiranza. Prendano esempio dai banchieri che finanziarono la ricostruzione e la crescita degli anni Cinquanta e Sessanta.
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Il nostro paese si ritroverà non solo con più debito pubblico, ma anche con un capitale privato depauperato dal forte calo degli investimenti e dall’aumento della disoccupazione. Se dovessimo limitarci a tornare su un sentiero di bassa crescita come quello degli ultimi 15 anni, muovendo per di più da condizioni nettamente peggiori, sarebbe arduo riassorbire il debito pubblico e diverrebbe più cogente la necessità di politiche restrittive per garantirne la sostenibilità.
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L’irrobustimento del capitale anche con gli strumenti messi a disposizione dello Stato, è condizione per sostenere la capacità del sistema bancario di fornire credito all’economia.
Featured image, Mario Draghi.