Mario Monti danneggia i foggiani e Di Gioia viene pure a chiederci il voto

Creato il 22 febbraio 2013 da Daunianews

DECLASSA L’AEROPORTO GINO LISA, AUTORIZZA LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE A RISCHIO SISMICO PER LA DAUNIA

Leo Di Gioia, Mario Monti: stessa faccia, stessa razza politica

Il commercialista foggiano campione di opportunismo politico
Leo Di Gioia, Mario Monti: stessa faccia, stessa razza politica
Il boia dell’economia italiana, Mario Monti, ha definitivamente tagliato la testa all’aeroporto Gino Lisa di Foggia, declassato dal suo ministro uscente, Corrado Passera, che non lo ritiene degno di essere ammesso tra gli scali aerei d’interesse nazionale.

Tarpate le ali all’aeroporto, come se non bastasse, il governo Monti, facendo campagna elettorale restando in carica, per ossequiare le multinazionali del petrolio, ha autorizzato la Cogeid (Compagnia Generale Idrocarburi) a trivellare in Irpinia un’area di 700 Km che si estende da Nasco fino a Lacedonia e Scampitella, vale a dire ai confini con i comuni del Subappennino dauno meridionale Rocchetta Sant’Antonio, Anzano e Monteleone di Puglia, già a forte rischio sismico.

Che faccia tosta, questi montiani dell’ultima ora, cambiacasacche a convenienza.

Prendete quel campione dell’opportunismo politico che è Leo Di Gioia: uno che, senza essere eletto consigliere provinciale, è riuscito ad ottenere da Antonio Pepe, a cui aveva giurato eterna fedeltà, l’assessorato provinciale al bilancio, grazie alla gestione del quale è riuscito a raccogliere i voti che gli servivano per essere eletto consigliere regionale con il PDL e conquistarsi una bella rendita economica; uno che, pur di ambire alla poltrona di deputato, ha trattato la sua candidatura contemporaneamente su due tavoli: con l’ex ministro Raffaele Fitto, nella speranza di essere inserito nelle liste del PDL, e con i responsabili di “Italia futura”, il movimento di Montezemolo.

Quando “Italia futura” si è sciolta a livello locale, perché l’ex presidente dell’Assindustria Nicola Biscotti, il ristoratore Michele Di Foggia, che governavano il movimento in Capitanata, non accettavano, come da statuto, candidature politiche imposte, Di Gioia, che si fregiava dell’amicizia finanche del parlamentare berlusconiano Lupi, ha cercato buone entrature nella lista di Mario Monti tramite l’altro voltaspalle foggiano di Berlusconi, cioè l’europarlamentare Mario Mauro.

E così è riuscito ad essere candidato con Monti in Puglia.

E ora ha pure la faccia tosta di venire a chiederci i voti per la lista che lo vede candidato con il boia dell’economia italiana, quel Mario Monti che con il suo governo ha procurato ai foggiani più danni in un mese di quanti ne abbiano combinato tutti i politici messi assieme negli ultimi anni.

Qualche esempio? Il boia dell’economia italiana, Mario Monti, ha definitivamente tagliato la testa all’aeroporto Gino Lisa di Foggia, declassato dal suo ministro uscente, Corrado Passera, che non lo ritiene degno di essere ammesso tra gli scali aerei d’interesse nazionale.

Tarpate le ali all’aeroporto, come se non bastasse, il governo Monti, facendo campagna elettorale restando in carica, per ossequiare le multinazionali del petrolio, ha autorizzato la Cogeid (Compagnia Generale Idrocarburi) a trivellare in Irpinia un’area di 700 Km che si estende da Nasco fino a Lacedonia e Scampitella, vale a dire ai confini con i comuni del Subappennino dauno meridionale Rocchetta Sant’Antonio, Anzano e Monteleone di Puglia, già a forte rischio sismico, come tutta l’area irpina, che nel terremoto del 23 novembre del 1980 persero oltre 2000 vite umane.

Le trivellazioni petrolifere autorizzate dal Ministero dello Sviluppo di Monti sono un rischio fortissimo al risveglio dei fenomeni sismici.

Per questo il presidente del consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, ha elevato nei giorni scorsi una vibrata protesta, raccolta ed amplificata a livello locale dal consigliere foggiano Pino Lonigro.

Ma che importa a Monti e al suo campione di opportunismo politico locale, Leo Di Gioia: i foggiani non solo non meritano di avere un aeroporto che consenta loro di viaggiare, conoscere, ampliare i propri interessi; i foggiani possono essere anche messi a rischio della loro vita.

Ricordiamocelo quando Leo Di Gioia, per la Camera, e Rosario Cusmai (altro transfuga del Pdl) per il Senato, verranno a chiederci i voti per Mario Monti.

da Il Mattino di Foggia

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