Mario Monti nell'arena elettorale. L'annuncio questo fine settimana

Creato il 20 dicembre 2012 da Webnewsman @lenews1
Mario Monti e la coalizione centrista

Secondo il quotidiano La Stampa, Mario Monti ha deciso di sostenere una coalizione centrista con un potenziale obiettivo: il raggiungimento del 20% alle elezioni parlamentari che si terranno il 24 febbraio. Questa volta Mario Monti sembra fare sul serio, deciso a scendere in campo e sfidare l’arena elettorale. E’ lo stesso quotidiano torinese ad annunciare che il dimissionario presidente del consiglio scioglierà ogni dubbio e riserva questo fine settimana, nel corso di una conferenza stampa. L’idea di Monti è quella di creare una forza politica che possa rappresentare un elemento di continuità con l’attuale governo e attraverso cui proseguire la politica di "consolidamento" del paese.

In effetti Monti non sarà un candidato ufficiale alle prossime elezioni: non potrebbe correre per la premiership in quanto è già senatore a vita ma potrebbe diventare una sorta di candidato “non ufficiale” per il periodo che precede le elezioni. Piuttosto, egli sosterrà una coalizione centrista e potrebbe ancora essere nominato al governo dopo il voto di febbraio. Tale formazione includerebbe Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ma anche l'Udc democristiano di Pier Ferdinando Casini, Andrea Riccardi, ministro del governo Monti e fondatore della Comunità di Sant'Egidio e il FLI di Gianfranco Fini, in crisi d’identità  e popolarità.  Secondo i più recenti sondaggi Ipsos sulle intenzioni di voto, questi schieramenti potrebbero complessivamente racimolare qualcosa come il 10,6% dei voti: cosa che trasformerebbe questa coalizione nella quarta formazione politica del paese.

Secondo La Stampa Mario Monti, mosso dal non dichiarato obiettivo di dare stabilità e continuità al proprio governo, potrebbe altresì puntare alla coalizione con un altro partito, verosimilmente il partito democratico di centro-sinistra, dato per favorito nei sondaggi. La conferenza è attesa tra  Sabato e Domenica, dopo l’approvazione definitiva del bilancio del prossimo anno da parte del Parlamento. I leader dell'Unione europea, le lobby del mondo degli affari e la Chiesa cattolica hanno incoraggiato Monti a rimanere in politica. Egli rappresenterebbe la migliore garanzia per la stabilità economica e politica nonché la migliore difesa contro la “minaccia” di un nuovo governo Berlusconi.

L'ex commissario europeo aveva lanciato un ambizioso programma di austerità e riforme che ha rassicurato i mercati finanziari, ma che, allo stesso tempo, ha spinto la disoccupazione a livelli record e affossato l’economia utaliana, in fase recessiva. L’annuncio di Monti non può significare, tuttavia, che tutto sarà risolto e che i giochi politici siano ormai fatti. Vi sono ancora molte domande senza risposta e questioni da sviscerare: in primis,  quale sarà il ruolo di Mario Monti? Non essendo il candidato ufficiale della coalizione centrista, la sua posizione  potrebbe rivelarsi piuttosto complessa: secondo Ipsos, il 31% degli italiani si dichiara favorevole a un Monti-bis, contro un considerevole  58% che si proclama invece contrario. Certo, ci  sono poche possibilità che con il 20% dei voti Monti possa rimanere a capo del governo. Inoltre, la stessa coalizione  "montiana" è molto frammentata: le polemiche, i dissapori e le tensioni interne sono notevoli.

Nel corso dei prossimi giorni, mentre tutti i partiti sembrano ora corteggiare il professore, Monti presenterà una road map politica, un manifesto programmatico che illustrerà una serie di principi fondamentali volti a migliorare la competitività del paese e a difendere i legami con l'Unione europea. L’obiettivo è fondamentalmente quello di difendere le misure economiche adottate sinora, e che sono valse al governo Monti le lodi e i favori dei leader europei e dei mercati finanziari. Attendiamo che Monti rompa il silenzio e sveli il suo ordine del giorno.

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