L'artista, che si occupa con successo da diversi anni di industrial design, propone una selezione di circa 50 opere su tela, acciaio,legno e forex, il cui punto di partenza è il "V modulus", una sorta modello, di forma elementare, del tutto simile al concetto di lettera dell'alfabeto come un caleidoscopio attraverso il quale Viezzoli osserva ed esplora la realtà e l'arte.
V modulus, il segno unico di Mario Viezzoli nasce da uno studio per la realizzazione di una piastrella per un concorso indetto da una nota azienda di arredo ceramico, nel 1969. Nell'ottica di grande fermento creativo degli anni fine '60 l'approccio fu di cercare di sintetizzare nel modo più efficace possibile funzionalità ed estetica, in modo tale da ideare un modello che potesse dare luogo ad infinite soluzioni compositive.
Adoperando diverse motivazioni compositive (ripetitività, ridimensionamento,tridimensionalità, ecc.) l'artista riesce di volta in volta a fare proprio il percorso di ricerca di differenti suggestioni dell'arte contemporanea, dall'optical fino alla pop-art giungendo ad un esito personale ed inedito.
V modulus dà vita ad un linguaggio autonomo in grado di sussistere grazie a precise regole strutturali e compositive e diventa un mezzo attraverso il quale ri-leggere e re-interpretare la realtà ed il mondo stesso in continua e costante evoluzione.
La passione e l'esperienza per l'immagine fotografica e per le comunicazioni visive porta l'artista ad interessarsi anche di fotografia industriale ed immagine coordinata, fondando nel 1981 la Vision s.r.l., Studio dell'Immagine, di cui ne costituisce l'ispiratore e l'art director.
Dal 1970 al 1981 ha fatto parte dell'Ufficio Studi e Progetti della Longato Arredamenti di Padova, diventandone il coordinatore responsabile dal 1977.
Dal 1981, con lo Studio Mario Viezzoli, è consulente di numerose aziende, curandone sia il design del singolo prodotto sia l'immagine coordinata in qualità di art director.
Ideatore del marchio, ha progettato l'immagine e i punti vendita per la società in franchising Sweet Sweet Way. Selezionato per il "Compasso d'Oro ADI" nel 1979 (poltroncina "Dimensiona").
Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni.
Da sempre affianca l'interesse per l'arte visiva, frutto delle esperienze della fine anni '60, che lo porta ad approfondire i temi dell'arte programmata, dell'arte concreta, dell'optical art e della poesia visiva, attraverso una costante attività di ricerca, raggiungendo importanti risultati realizzativi.
21.10.15 - 06.01.16
9.30 12.30 - 15.40-19.30
da lunedì a sabato
domenica tutto il giorno e lunedì pomeriggio chiuso