Maripensiero: Ma ti piacciono i film horror??

Da Mariparacchini
Un giorno, parecchio tempo fa, stavo passeggiando per il mercato del paese con un'amica. Parlando, mi dice che le piacerebbe vedere Biancaneve e il cacciatore. Però, aggiunge di essere un po' intimorita dato che il trailer le pare un po' troppo forte.
Io, sinceramente, ho ridacchiato.
Conosco i suoi gusti molto bene, so che è amante delle commedie romantiche e che il cinema non rientra certo tra le sue passioni e so anche che è molto sensibile al sangue, ma insomma, che il trailer di Biancaneve e il cacciatore fosse 'forte' mi pareva un attimino esagerato.
Quindi, siccome la mia linguaccia al suo posto non ci sta mai, gliel'ho detto.
'Ma dai, forte, non esagerare, hai un livello di sopportazione un po' bassino!'
Sapete cosa mi ha risposto?
'Ma guarda che sei tu che hai dei gusti esagerati, eh!'
Da lì, l'inizio di una riflessione, che probabilmente non sarò in grado di riportare per iscritto senza ingarbugliarmi, spero capirete.
Ho fiducia nella vostra intelligenza.
Più volte quando ho detto di guardare 'filmacci schifosi in cui c'è tanto sangue ma nemmeno sempre' la gente mi ha guardata stranita.
'Eh ma che schifo!' eh.
'Come fa a piacerti?' domandona, mi piace e basta.
'Ma non hai paura?' ovvio che a volte ho paura, non sono mica sandokan. E per fortuna che a volte ho ancora paura, vuol dire che c'è speranza.
Di solito mi trovo di fronte a due tipologie di reazioni:
La prima è quella che vi ho raccontato sopra, stupore e sconcerto. Ma come, sono una femmina eterosessuale a cui piacciono i film di paura? Eh, vi dirò che è così. Il fatto che io sia femmina è fonte di incredibile sgomento. Lo so che sembra stia parlando di gente con mentalità anni '50, ma vi garantisco che sono reazioni reali. Nella mente della gente comune dotata di scarso intelletto vige questo ideale della lesbica con i capelli tagliati corti, il giubbotto da uomo, i tatuaggi e la passione per i film horror.
Oh, i tatuaggi ci sono, il giubbotto da uomo quasi, i film horror ci sono, il fatto che i miei capelli fino a due giorni fa mi arrivassero al sedere e che abbia gusti sessuali molto convenzionali è quasi un peccato.
Non è che vivo in un lontano pianeta rimasto al feudalesimo, almeno credo. E' solo che a parlare con gente non informata, non appassionata, che il massimo del drama che guarda è 'Il Segreto' questo si ottiene.
La seconda è: Nooooooooooooooooooooooooooooooooo I D O L A li guardo anche iooooooooooooooooooooo tutti li ho visti i paranormal stacippadiminchia, tutti! E anche Saw, ah sì, Saw è il mio preferito! Sì, La mosca l'ho visto, ma che cagata è, dai, NON FA PAURA!
(Quest'ultima categoria è presente e diffusa sul territorio anche nella variante vintage: Sul serio? Io ho visto tutti i film di Dario Argento, sai? Pronunciato anche un certo snobismo perché sai, io sono gggiovine, vuoi che abbia visto i film di una volta? Ma cosa ne so io del cinema vero dei vostri tempi?
- Ok, in parte è vero, ma sono permalosa per cui io me lo posso dire ma quando me lo dicono gli altri mi scoccia -)
Quindi la mia domanda è: da cosa sono causati questi cliché?
Certo, se stessimo qui a ricercare l'origine di ogni pregiudizio che gli umani fanno proprio ciao cari, ma insomma, in questo ambito mi interessa.
Siccome io devo sempre cercare un responsabile e mi serve un capro espiatorio, investo della prima e solenne responsabilità la signora distribuzione. Se il meglio che mi butti in sala è Ouija (che per ora non guardo perché non è che abbia tempo da perdere, abbiamo da lavorare qui) la gente che di un certo genere se ne frega per presa posizione pensa che quel dato film è tutto ciò che il mercato ha di meglio da offrire.
E siccome fa schifo allora tutto fa schifo.
E' superficiale, ma insomma, siamo la razza che quando ammazzano 2000 anime in Nigeria ne parla appena di sfuggita, non possiamo pretendere.
In alternativa, siccome a qualcuno può fare paura, allora vuol dire che la vera paura è quella, i salti sulla sedia.
E questa cosa delle donne, vi prego. Ragazze in linea ditemi la vostra.
A volte persino MIA MADRE mi guarda male per il film che sto vedendo.
E intendo, non è che davanti a lei guardo A serbian film.
Quello non lo guardo e basta.
La società ha ancora tanto da fare nella questione delle pari opportunità, la società italiana uber alles. Ma insomma, io ci spero sempre, che siamo arrivati al punto in cui giudichiamo una persona in base alla sua personalità tutta frizzantina e sbarazzina, in base al modo in cui pensa, e più ancora in cui agisce. E invece NO.
Se sei donna sei la principessa nel castello che l'idraulico Mario e suo cugino Luigi vengono a salvare combattendo i peggio draghi.
E se invece io volessi essere la guerriera che combatte al loro fianco?
'Sei una stramboide.'
Dichiaro in seconda istanza responsabile la Superficialità.
Voglio chiarire che non è sempre una colpa. La superficialità gira a passeggio con la pigrizia. Se non approfondisci una questione generalmente è perché sei pigro.
E va bene essere pigri, io ne ho fatto una bandiera del mio vivere felice. Quindi, se un argomento non ti interessa, va benissimo essere pigri e non volerlo conoscere.
MA POI NON MI VENIRE A ROMPERE LE PREZIOSE A ME.
Perché io me ne frego del calcio, quindi non vado in giro a dire un tifoso 'Eh ma che merda l'Inter però'. Sentitevi liberi di sostuire 'Inter' con qualsivoglia altra squadra a vostro piacimento nel caso l'affermazione vi offenda.
Perché se del cinema non te ne frega e vai solo ogni tanto in sala a vedere i cartoni animati o i film dei Vanzina, è chiaro che non guardi tanti film, non ti informi, non leggi, non ampli le tue conoscenze. Quindi, non sai. Quindi, taci.
Mi spiace essere scortese. Davvero. E non vorrei nemmeno passare per sbruffona, presuntuosa so-tutto-io. Non so, davvero. Non so quanto vorrei.
Ma quantomeno cerco di parlare di argomenti che conosco, e se non conosco mi faccio spiegare da chi ne sa più di me, mi piace imparare.
Per colpa di questa superficialità la gente non gratta mai sotto la superficie, e magari finisce per non scoprire mai film di uno splendore indicibile come Lasciami entrare. Non sa che sotto la definizione così sfruttata e ripetuta (in questo blog, poi, CIAONE) di 'film horror' non ci stanno solo gli assassini con le motoseghe.
Sia chiaro, in questo post sto volutamente esagerando.
So benissimo che ci sono persone là fuori dotate di una buona dose di intelligenza, di apertura mentale, di tutte quelle caratteristiche che tanto vorrei fossero chiamate 'normalità'.
Se così non fosse, non avrei aperto un blog in cui condividere e discutere, avrei tranquillamente continuato a parlare con lo specchio.
Esco con una bella compagnia di persone di cui nessuna manco una (manco mezza, manco un quarto, sob, ogni tanto mi intristisco) condivide gusti cinematografici con me, ma andiamo d'amore e d'accordo, nessuno rompe le pelotas a nessuno e quando parliamo di cinema parliamo di cinema che piace o può piacere a tutti.
E' solo che spesso mi ritrovo nella posizione di dovermi giustificare per quello che faccio, o meglio, per quello che guardo.
E, nel 2015, non sono certa di poterlo accettare.

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