Mark Oaten, dell'International Fur Trade Federation Incontra gli Studenti della Sapienza

Mark Oaten

Mark Oaten, in passato membro del Parlamento Britannico e del Consiglio Europeo, oggi riveste il ruolo di segretario generale della International Fur Trade Federation, l' insieme di associazioni e organizzazioni cherappresentano a livello mondiale tutti gli interessi del settore pellicceria. Mark racconta agli studenti come la pelliccia sia cambiata nel corso della storia, basti pensare al classico visone lungo che oggi si è totalmente trasformato grazie ad uno styling che gli conferisce maggior appeal.  Gli stessi designer, circa trecento,  fanno largo uso nelle loro collezioni della pelliccia in maniera contemporanea e nonostante i periodi di difficoltà economica, il mercato della pellicceria cresce del 6% circa ogni anno. Un mercato dove da una parte ci sono produttori convinti che la pelliccia debba mantenere un certo status e dall'altra una corrente di pensiero secondo la quale il capo in questione debba avere un significato diverso per un diverso tipo di pubblico. Riguardo all'etica ed ai metodi di allevamento Mark sottolinea che l' 85% della produzione segue standard europei di regolamentazioni che si prefiggono lo scopo di vietare la caccia di specie protette e di trattare al meglio gli animali, " apponiamo sui nostri capi etichette di provenienza secondo questi standard". Durante l'incontro inoltre, è intervenuta Assunta Iorio, giovane stilista  vincitrice del concorso Riccione Moda Italia, per il quale ha realizzato una pelliccia ispirata ad un bicchiere da campeggio, caratterizzata da strati contrapposti di pelo lungo-corto."Eticamente parlando guardo il lato positivo, perchè proprio questo mi ha portato dove sono ora". Sempre in merito di etica Mark conclude dicendo : " Rispettiamo ogni posizione, quello che non possiamo tollerare sono quei gruppi che causano milioni di danni facendo degenerare la protesta e inoltre molti non sanno che le pellicce sintetiche hanno un impatto ambientale molto forte poichè causano l'inquinamento delle acque e richiedono un uso massiccio di petrolio."
di Albarosa Napoli

Assunta Iorio