Viking 12b069 - Chryse Planitia
"Courtesy NASA " processing 2di7 & titanio44
I ricercatori della missione Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA hanno scoperto che le temperature nell'atmosfera marziana oscillano regolarmente ben due volte al giorno.
"Vediamo un massimo di temperatura nel mezzo della giornata ma abbiamo anche una temperatura massima poco dopo la mezzanotte", spiega Armin Kleinboehl del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, autore principale del nuovo studio.
Il Mars Climate Sounder a bordo della sonda MRO ha rilevato in effetti oscillazioni di 58 gradi Fahrenheit (14,44 gradi Celsius) seguire questo strano modello.
Una serie di osservazioni in vari momenti della giornata, hanno confermato che l'andamento è globale e annuale.
Le oscillazioni del vento, della temperatura e della pressione che si ripetono ogni giorno o frazione di esso, sono chiamate maree atmosferiche, guidate dalla variazione del riscaldamento tra giorno e notte.
Anche sulla Terra è presente questo fenomeno ma provoca variazioni termiche meno rilevanti nella bassa atmosfera: su Marte, dove l'atmosfera è solo 1% rispetto a quella terrestre, dominano l'intero spessore.
Le maree che si verificano una volta al giorno si chiamano diurne, mentre quelle che si ripetono per due volte nell'arco della giornata, semidiurne. Quest'ultime su Marte, erano già state osservate nel 1970 ma fino ad oggi, si pensava fossero legate alle stagioni più polverose e alla luce solare che riscalda la polvere in atmosfera.
"Siamo stati sorpresi di trovare questa struttura nelle temperature del periodo non-polveroso dell'atmosfera di Marte ripetersi due volte al giorno", ha detto Kleinboehl. "Mentre la marea diurna, come risposta dominante in temperatura al ciclo giorno-notte del riscaldamento solare su Marte, era conosciuta da decenni, la scoperta di una risposta persistente semidiurna, anche al di fuori delle grandi tempeste di polvere, è stata abbastanza inaspettata e ci siamo chiesti quale sia la causa".
Kleinboehl e il suo team hanno trovato la risposta tra le nuvole di ghiaccio di Marte, presenti per gran parte dell'anno.
Nella regione equatoriale, tra i 10 e i 30 chilometri sopra la superficie del pianeta, assorbono la luce infrarossa rilasciata dalla superficie durante il giorno.
Queste sono nuvole relativamente trasparenti, sottili, come i cirri sulla Terra, eppure, il loro assorbimento è sufficiente a riscaldare la media atmosfera ogni giorno.
Anche il modello di temperatura semidiurna osservato, con i suoi sbalzi di temperatura massima che si verificano lontano dai tropici, era inatteso ma è stato replicato nelle simulazioni, tenendo conto degli effetti delle nubi di ghiaccio d'acqua.
"Pensiamo a Marte come un mondo freddo e secco con poca acqua ma vi è in realtà più vapore acqueo nell'atmosfera marziana che negli strati superiori dell'atmosfera terrestre", ha sottolineato Kleinboehl.
La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters.
Noi di Alive Universe Images cogliamo l'occasione per lanciare una richiesta al team della missione Curiosity: sarebbe davvero emozionante se il rover ci regalasse un po' di foto dedicate al cielo marziano, con le sue avanzate fotocamere a colori, così come più volte è stato offerto dalle missioni precedenti.
Oltre a scatti riservati al Sole o a piccole porzioni di cielo ovviamente immortalate in panorami a 360°, sarebbe importante poter percepire quelle fantastiche velature già immortalate dai Viking e dai MER Spirit e Opportunity, ad una risoluzione migliore e a colori.