Oggi pomeriggio, su Twitter, è apparso questo messaggio:
domani ore 13.15 audizione alla VII commissione cultura della #Camera dei deputati su #editoria con diretta t.co/5BHXzpwA
— Paolo Peluffo (@paolopeluffo) Marzo 26, 2012
Contestualmente, però, dovrebbe anche annunciare la stretta ai finanziamenti stessi e la profonda revisione dei criteri per l’erogazione. L’idea che è trapelata, al momento, sarebbe quella di prendere come parametri le copie effettivamente vendute, l’effettiva occupazione professionale dei giornalisti e dei poligrafici e gli investimenti della testata nel segmento online.
Insomma, stop ai finanziamenti indistinti a pioggia all’editoria che hanno caratterizzato gli ultimi anni contribuendo a creare situazioni paradossali, con giornali a tiratura bassissima e costantemente in emorragia di lettori beneficiati con milioni di euro. Anche perché, come ha ammesso lo stesso Peluffo qualche settimana fa, “denaro pubblico non ce n’è e la situazione è seria. Di certo dobbiamo essere consapevoli che saranno indicati criteri di risparmio e selettività industriali molto severi per spingere le aziende nella direzione giusta. Non ci saranno più finanziamenti per copie di giornali che non si vendono”.