Esiste fra gli storici una divergenza sull'importanza di King per la crescita del movimento per i diritti civili. Alcuni gli attribuiscono un ruolo fondamentale, per la capacità di leadership e la scelta nonviolenta; altri affermano che il suo ruolo non sarebbe stato essenziale, poichè assunse la guida di numerose campagne di lotta nonviolenta solo dopo il loro avvio e quindi in un secondo momento, come accaduto a Montgomery.
Nel 1957 una sessantina di pastori protestanti fondarono la SCLC, organizzazione nata per combattere la segregazione razziale, e King venne eletto presidente. Da alcuni fu accusato di guidare l'associazione in maniera quasi dittatoriale, poichè il consiglio della SCLC spesso si limitò a ratificare le decisioni di King; inoltre l'organizzazione, almeno fino al 1960, non mostrò molta incisività.
Durante il 1960 si diffusero alcune iniziative fra gli studenti dei college, in particolare a Greensboro (Carolina del Nord), per protestare contro la segregazione nel servizio di ristorazione che alla fine fu abolita. In realtà associazioni come la NAACP (anch'essa lottava per i diritti civili degli afro-americani) e la SCLC inizialmente si dimostrarono scettiche verso le forme di lotta studentesca, salvo poi ricredersi; infatti, solo in un secondo momento, King andò a Greensboro per coordinare le manifestazioni.
Sempre nel 1960 venne fondato lo SNCC, un'organizzazione studentesca, e fra suoi i promotori ci fu Ella J. Baker; la donna, in precedenza membro dell'SCLC, criticò duramente King di eccessivo protagonismo, di sessismo e di presiedere la sua associazione in maniera poco democratica.
Durante gli anni '60 King venne intercettato da governo e FBI ma le indagini fornirono elementi poco rilevanti: avrebbe tradito la moglie e copiato alcune parti della sua tesi di dottorato da un altro studio.
La campagna per i diritti civili degli afro-americani era nel 1963 al primo posto, secondo il 52% degli statunitensi, tra i problemi che la nazione doveva affrontare. Solo pochi anni prima lo pensava il 4% degli americani. Molto era cambiato da allora, le iniziative si moltiplicarono e raggiunsero il culmine a Birmingham (Alabama): centinaia di attivisti pacifici della SCLC furono colpiti brutalmente dalla violenza della polizia. Il tutto venne registrato e diffuso a livello nazionale da giornalisti e telegiornali: i diritti civili degli afro-americani erano diventati un caso nazionale.
Gli afro-americani, dopo aver ottenuto i diritti civili, rivendicarono la pienezza dei diritti politici, non rispettati in molti stati del sud tramite espedienti. Fra le numerose iniziative sicuramente quella più importante fu la marcia organizzata a Selma (Alabama) dall'SCLC: ancora una volta i dimostranti furono picchiati e arrestati dalla polizia. Le violenze vinsero le resistenze del Congresso e fu approvato il Voting Rights Act: tuteleva il diritto di voto degli afro-americani, proibendo i vari stratagemmi articolati negli stati del sud.
Martin Luther King venne ucciso il 4 Aprile 1968 da un razzista bianco a Memphis, nel Tennessee; i suoi metodi nonviolenti, l'organizzazione di marce, sit-in, proteste, contribuirono in maniera decisiva alla fine della segregazione razziale negli Stati Uniti. Nel 1964 ottenne il Premio Nobel per la pace ed è oggi ricordato in tutti gli Stati Uniti il terzo lunedì di gennaio nel Martin Luther King Day.