Martina Stilo pittrice

Creato il 10 marzo 2016 da Wsf

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“Come Martina Daemon Stilo definirebbe se stessa?”
Mi piace definirmi portavoce della mia anima, artista appunto, amo creare artisticamente perché trovo che sia il modo migliore per diffondere e comunicare agli altri i miei sentimenti e i miei pensieri, è anche una forma di rilassamento e sfogo la pittura per me. Penso che per me sarebbe impossibile ,ora che ho intrapreso questo cammino, tornare indietro; l’arte è diventata il significato della mia vita ma anche un compito, cioè far si che la passione rimanga nel cuore degli “uomini” poiché purtroppo siamo in un periodo dove sembra che tutto sia spento , senza emozioni , ma non solo , privo anche di alcuni concetti che prima invece eran ben conosciuti , è forse proprio questa situazione di psuedo-agio che rende gli uomini troppo avviliti e vuoti , poiché non abbiamo una vera e propria situazione negativa come nelle epoche precedenti poteva essere, basti vedere la rivoluzione francese, li l’uomo aveva bisogno di ribellarsi, di far sentire la sua voce e non aveva paura, l’arte era florida , un celebre dipinto di quell’epoca è “la libertà che guida il popolo” di Delacroix , in quel momento l’artista aveva bisogno di utilizzare l’arte come propaganda dei propri pensieri, diffondendoli. Invece nel secolo che corre adesso , le persone hanno paura, vogliono cambiamenti ma non fanno nulla per ottenerli, piuttosto urlano contro i diritti di altre persone per farglieli perdere piuttosto che protestare per mostrare allo stato che non puo metterci i piedi in testa. E’ per questo che l’arte deve rimanere viva, perché una penna o una matita posson far molto per far aprire gli occhi alla gente e farle reagire .

“Come e quando nasce il tuo percorso artistico?”
Nacque con una folle idea , quella di scrivere una Novel graphic (che tutt’ora sto scrivendo e prima o poi renderò visibile anche al pubblico) , che è un tipo di storia illustrato o fumetto come si voglia dire , basato su una rielaborazione di alcune vicende personali miste e messe in chiave fantasy , con anche l’intento di dare uno specifico messaggio. Da li iniziai ad appassionarmi all’arte, cominciai inizialmente a disegnare ogni tanto, copiando immagini per migliorare la tecnica e successivamente iniziare a creare le mie illustrazioni , e da li mi innamorai dell’arte, capii che era la strada che avrei dovuto percorrere e crebbe da li anche la mia passione per la storia dell’arte .
“Le tue opere hanno una base figurativa profondamente classica rielaborata e rivisitata attraverso il tuo uso molto personale del colore. Come nasce tecnicamente un tuo lavoro?”
I miei lavori diciamo che hanno differenti “nascite” : ci sono quei lavori che nascono da un concetto che voglio comunicare , (la fase ragionativa) , facendo un esempio banale l’amore oppure la libertà , e da li parte il ragionamento sulla composizione e sui colori, (la fase tecnica). Oppure un altro modo in cui creo è il sentimento, faccio una bozza di un disegno che mi viene istintualmente in un momento in cui provo una sensazione specifica , dopo averlo terminato lo rielaboro in “definitivo” su un supporto finale , che puo esser una tela oppure un foglio . Diciamo che aderisco sia al romanticismo e al simbolismo come correnti ma traggo anche appunto come dici tu ispirazioni dal classico. Il colore nei miei disegni è molto importante, perché deve sottolineare la situazione che devo ritrarre, ogni tonalità scaturisce una sensazione differente.

“La mitologia, il fantastico e la terra appaiono essere elementi costitutivi fondamentali nel tuo modo di creare che messaggi vuoi veicolare?”
Come suggerivo prima , sono simbolista, i miei quadri spesso sono enigmatici e non bisogna fermarsi al loro aspetto tecnico e superficiale, ma andare a scovare affondo i vari simboli che ho inserito, utilizzo elementi fantastici e mitici dandogli una particolare valenza, ogni volta è differente , c’è una particolare iconografia che utilizzo spesso, la rosa, per me non è un semplice fiore ma nasconde dentro se mille sfumature , accostandola in diverse situazioni si ottengono molteplici significati, come la passione se essa è rossa, oppure la purezza se essa è bianca.
Oppure mi ricollego a dei miti antichi , spesso attingendo alla cultura greca e romana per dare un allegoria a quella figura ; Marte , ad esempio, non è solo un dio, può diventare un concetto, un emblema di guerra che potrebbe esser riferito ad una situazione attuale e molto altro ancora.

Legame eterno

“Che cos’è per te la pittura?”
Non la vedo solo come un mero movimento della mano che intinge il pennello in una chiazza colorata, ma è poesia senza parole, la pittura denuda l’uomo ma non delle sue vesti ma del suo involucro, ossia il corpo. Con la pittura si posson compier viaggi senza muoversi di un passo, riscoprendo il proprio inconscio, la pittura è anche riflessione.

“Quali autori hanno maggiormente influenzato la tua produzione artistica?”

Sono stati soprattutto autori romantici e classici, ammiro molto Füssli , con le sue pitture spaventose e simboliche, ma anche Goya, William Blake e il suo amore per i poemi , da cui trasse anche molte illustrazioni; Bouguereau e i suoi romantici dipinti con le sfumature soffici; da Raffaello ho tratto il suo amore verso la composizione studiata dei dipinti; Salvador Dalì per il surrealismo. Un quadro che invece mi ha colpito molto, è stato il “viandante sul mare di nebbia” di Friedrich , potrei guardarlo miriadi di volte ma mai mi stancherei , ogni volta che lo ammiro i brividi mi percorrono… e questo quello che dovrebbero far gli artisti, riuscire a donare la pelle d’oca a chi guarda le loro opere, come se fossimo stati colpiti da una freccia .

Shoah

Animae

“A quale dipinto ti senti più legata e perché?”
Ci son due opere in particolare a cui mi sento più legata, uno è “Animae “ , un disegno a gessetti su cartoncino 50×70 che feci 2 anni fa circa , quando lo feci volli legare le mie emozioni in quel disegno, come se avessi messo direttamente la mia anima dentro , da qui il nome del titolo, è molto introspettivo… l’unico quadro che mai darei via per nessun motivo, è appeso nel mio studiolo e mi “accompagna” ogni volta che disegno , non voglio spiegare questo quadro, vorrei che ognuno provi ad interpretarlo e vederne in esso cio che loro provano e credono significhi, illustrare il significato di questo mio particolare disegno rovinerebbe la visione dello spettatore, filtrandone cio che avrebbero potuto provare prima che io glielo avessi spiegato e rendendo sterile il loro pensiero a riguardo , quindi lascio spazio all’immaginazione .
La mia seconda creazione più vicina a me , è “fulminea emozione” ,che esposi anche alla mostra che feci a dicembre dell’anno scorso , il significato di questo disegno è più intuibile, se cosi si puo dire, vuole comunicare la forza e il potere che ha l’amore sulle emozioni, come una freccia che ci colpisce che ci causa una ferita da cui non sgorga sangue ma colori che ,sinesteticamente, son diversi sentimenti che all’unisono si creano quando una persona si innamora, una confusione di passioni e impulsi , che rendono sia estasiata una persona ma anche preoccupata spesso.

“Arte e denaro: il connubio è possibile?”
Il denaro è una delle cose che detesto di più al mondo, per quanto possa esser stato utile che l’uomo nella storia abbia creato tale metodo di scambio è anche divenuto la nostra arma di distruzione, l’uomo farebbe di tutto per arricchirsi , è nella sua natura voler prevalere ed essere egoista, come pensa anche Hobbs ,molte delle catastrofi umane son state causate appunto dalla disputa di due popoli che volevano il predominio su una terra che avrebbe potuto fruttare aumentando anche cosi la quantità di denaro detenuto, il denaro ci può mostrare i lati più oscuri dell’animo umano, la guerra rivela una visione di noi che nemmeno potevano immaginare in una situazione di quiete, l’uomo ritorna istintuale e bestiale come un animale. Ovviamente questo discorso potrebbe sembrare totalmente ipocrita, ma il punto focale è che io , come altri, posso semplicemente far una criticare al denaro ma è ovvio che non posso farne a meno vivendo in una società che si basa sullo scambio monetario, sarebbe da stolti pensare di riuscire a fare diversamente, se non provare a vivere come un selvaggio nelle foreste di qualche posto sperduto , ma la realtà attuale è questa e con mio dispiacere il denaro esisterà che io lo voglia o meno tuttavia il mio pensiero non cambia riguardo a questa situazione. L’arte è quindi vendibile se una persona vuole vivere da artista e sfamarsi cosi e deve a malincuore commercializzare la propria arte, ma se la vediamo da un’altra prospettiva il distaccamento da un proprio lavoro non è una cosa negativa, poiché puo divenire visibile ad altre persone, spostandosi da padrone a padrone, come se un proprio sentimento viaggiasse e comunicasse i suoi pensieri , quasi avesse vita propria, ad un maggior numero di spettatori. Io tento sempre di vedere i due lati della medaglia, perché se c’è ombra c’è sicuramente anche il suo opposto, ossia la luce, non esiste nessuna visione che sia una totalità di uno dei due casi .

Eclissi

“Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi futuri lavori?”

Ultimamente il mio estro mi sta dando molto da fare, sto lavorando su multiple tele, non sto pubblicando nulla ultimamente poiché dipingo poco a poco su ognuna di esse, senza completarne una sola. I nuovi lavori riflettono soprattutto sui sentimenti e la dualità , spesso tendo a evolvere i miei pensieri artistici. Sono anche molto impegnata col fumetto, che sto tentando di continuare il più possibile , per far in modo di pubblicarne online almeno il prologo e il primo capitolo.

Grazie Martina

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Christian Humouda