A quanto è emerso nelle indagini, dal2006 al 2011 i braccianti, attraverso false dichiarazioni dell’imprenditore, hanno percepito illecitamente le indennita’di disoccupazione e maternita’ per oltre 435 mila euro. Il danaro era ottenuto mediante l’ausilio di un’inesistente azienda agricola con sede a Martone, nel reggino.
Nei confronti dell’azienda agricola, avente ad oggetto la produzione di olio di oliva, e’ stato rilevato che i terreni agricoli dichiarati, nei comuni di Roccella Jonica, Locri, Martone, Portigliola e Gioiosa Jonica della provincia di Reggio Calabria, sono risultati incolti e, ormai da diverso tempo, in totale stato di abbandono. Inoltre, il titolare della falsa azienda, che non possiede macchine agricole, ne’ strumenti per la coltivazione dei terreni, non ha saputo fornire elementi circa i rapporti di lavoro instaurati con i propri dipendenti, ne’ presso quali frantoi avesse effettuato la molitura delle olive.
Dai successivi approfondimenti eseguiti dalle Guardia di Finanza e’ emerso che, al fine di documentare un’operativita’ aziendale ormai rivelatasi fittizia, il titolare dell’azienda ha emesso fatture relative ad operazioni inesistenti nei confronti di ignari clienti, aventi ad oggetto la vendita di olio d’oliva, i quali hanno disconosciuto tali documenti contabili.