Masayuki Ochiai

Parasaito Ivu (Parasite Eve) (1997)
Saimin (Hypnosis) (1999)
Yo nimo kimyo na monogatari - Eiga no tokubetsuhen (Tales of the Unusual) (segment "One Snowy Night") (2000)
Dark Tales of Japan, episode Presentiment, (2004) (TV)
Kansen (Infection) (2004) - 3/5
Shutter (2008)
Ochiai (1958), giapponese, è specializzato in horror.
-Infection
(感染 Kansen) di Masayuki Ochiai - Giappone 2004 - thriller/horror - 98min.
In un ospedale di un'anonima città giapponese, le cose non vanno bene: manca personale, mancano fondi, mancano strutture adeguate e iniziano a scarseggiare persino i medicinali. In questa situazione, accogliere la richiesta d'emergenza di un'ambulanza riguardo il caso di un paziente affetto da un virus sconosciuto, potenzialmente contagioso, appare impossibile per lo staff medico. Tuttavia gli infermieri dell'ambulanza lasciano lì il paziente senza tanti complimenti. Quella stessa notte, lo staff medico dovrà fare i conti con una scelta che metterà alla prova la loro moralità, nonché con il virus sconosciuto che sembra propagarsi in modo irrefrenabile.
Film interessante, che comincia in modo descrittivo per poi divenire prettamente narrativo, con un classico sviluppo degli eventi che prevede la mietitura sistematica di vittime da parte dell'entità estranea. La prima metà del film è più interessante, soprattutto grazie ad una ricerca estetica molto curata che presenta l'ambientazione (l'ospedale fatiscente) in un modo veramente inquietante, i pazienti come casi umani ed i medici come alienati. E' interessante anche la ricerca cromatica, particolare su cui si basa in modo importante la soluzione della vicenda. E' proprio quest'ultima, purtroppo, a non convincere: se da un lato è encomiabile il tentativo di fornire una spiegazione logica al mistero, basata su argomentazioni scientifiche accettabili, appare molto inverosimile, se non impossibile, che tali argomentazioni possano giustificare un delirio orrifico di tale portata. Sebbene il ritmo garantisca generalmente una capacità di coinvolgimento costante, in definitiva la pellicola sembra leggermente più lunga di quanto avrebbe dovuto essere.
Il buon cast, il senso di mistero con una spiegazione non banale ed un comparto tecnico ricercato sono comunque motivi validi per consigliarne la visione.
Voto: 3/5