Secondo la critica, questo libro ha due livelli di lettura. Chi è esperto del Genji monogatari, come del resto lo era l'autrice, vi ritroverà moltissimi rimandi; tuttavia anche chi non ha letto il capolavoro della letteratura classica giapponese sarà in grado di apprezzare la storia di per se stessa. La protagonista indiscussa, benchè si muova nell'ombra, è la poetessa e letterata Toganoo Mieko; vedova, con un figlio morto precocemente, vive insieme alla nuora Yasuko che ne è complice e succube. la figura di Mieko mi ha fatto venire in mente il detto l'acqua cheta rovina i ponti. lei sembra infatti una donna passiva e remissiva, benchè autorevole nel suo campo, dall'aspetto gradevole ma poco appariscente, al limite dell'evanescente; è un'eminenza grigia che manipola silenziosamente le vite di coloro che le stanno accanto, portandole ad agire secondo la propria volontà. in questo si dimostra pericolosa e potente, poichè gli altri appaiono come burattini incapaci di sfuggire alle sue trappole sottili. Mieko ottiene così ciò che vuole, ma la vera domanda è: questo la renderà felice? o la sua vittoria non sarà comunque una ben misera consolazione? titolo azzeccatissimo non solo per lei, ma per quasi tutte le donne del romanzo.
Secondo la critica, questo libro ha due livelli di lettura. Chi è esperto del Genji monogatari, come del resto lo era l'autrice, vi ritroverà moltissimi rimandi; tuttavia anche chi non ha letto il capolavoro della letteratura classica giapponese sarà in grado di apprezzare la storia di per se stessa. La protagonista indiscussa, benchè si muova nell'ombra, è la poetessa e letterata Toganoo Mieko; vedova, con un figlio morto precocemente, vive insieme alla nuora Yasuko che ne è complice e succube. la figura di Mieko mi ha fatto venire in mente il detto l'acqua cheta rovina i ponti. lei sembra infatti una donna passiva e remissiva, benchè autorevole nel suo campo, dall'aspetto gradevole ma poco appariscente, al limite dell'evanescente; è un'eminenza grigia che manipola silenziosamente le vite di coloro che le stanno accanto, portandole ad agire secondo la propria volontà. in questo si dimostra pericolosa e potente, poichè gli altri appaiono come burattini incapaci di sfuggire alle sue trappole sottili. Mieko ottiene così ciò che vuole, ma la vera domanda è: questo la renderà felice? o la sua vittoria non sarà comunque una ben misera consolazione? titolo azzeccatissimo non solo per lei, ma per quasi tutte le donne del romanzo.