MASCHIO BIANCO ETERO - John Niven

Creato il 03 giugno 2014 da Lalettricerampante
Tranquilli, con questa recensione finisce, almeno per il momento, il mio periodo John Niven. Mi rendo conto di averne parlato un po' ovunque ultimamente e che forse potreste esservi un po' stufati. Ma la mia vita da lettrice è piena di questi periodi di fissazione nei confronti di un autore, che spesso si sviluppano senza alcuna logica per poi scemare con il passare del tempo in modo naturale. E in questo caso a mia discolpa posso dire che non potevo assolutamente presentarmi all'incontro con l'autore senza conoscere e avere tra le mani il romanzo che avrebbe presentato. Non sta bene, dai. 
Avrei comunque comprato Maschio bianco etero anche se non ci fosse stato l'incontro con l'autore, perché troppo era l'entusiasmo che avevo provato (e ancora provo, ogni volta che mi capita di pensarci o di parlarne con qualcuno) nei confronti del suo A volte ritorno, primo strepitoso romanzo di questo autore pubblicato in Italia. Certo, sapevo già che avrei avuto delle aspettative enormi e, molto probabilmente, difficili da soddisfare. Ma poi ho iniziato a leggere qua e là commenti altrettanto entusiastici, in alcuni casi addirittura migliori rispetto ad A volte ritorno, e non ho potuto più aspettare.
Mettiamo però subito in chiaro che, per me, Maschio bianco etero, per quanto mi sia piaciuto, per quanto abbia adorato lo stile di Niven, ironico, pungente, (forse un pochino troppo) volgare e la storia che ha deciso di raccontarci, non è bello come A volto ritorno. Gli si avvicina molto, certo, ma non arriva a quel livello.
Protagonista di questo romanzo è Kennedy Marr, scrittore e sceneggiatore di successo, scialacquatore di denaro e grande amante del sesso, nonché grandissimo stronzo, che, a causa di guai con il fisco, si vede costretto ad accettare un premio letterario che, in cambio di un'ingente somma di denaro, lo obbliga a insegnare scrittura creativa per un anno in un'università irlandese. L'Irlanda è lo stato in cui è nato, in cui vivono l'ex moglie e la figlia adolescente, il fratello Patrick e l'anziana madre malata. Il paese in cui verrà girato il prossimo film di cui ha scritto la sceneggiatura, interpretato da viziati attori hollywodiani. Ma è anche e soprattutto il paese in cui si trovano i suoi peggiori e tristi ricordi, che da sempre tornano a fargli visita. 
Nel romanzo si assiste a un'evoluzione di questo personaggio, che all'inizio può sembrare irrecuperabile, ma di cui a poco a poco, Niven ci mostra le debolezze, i problemi, le paure e le fragilità, che in parte lo hanno fatto diventare quello che è e che si ritrova a dover affrontare. Ma c'è anche una critica a certi ambienti culturali, quello del mondo della letteratura e del mondo del cinema, fatta con una forte dose di ironia e comicità, perfetta per evidenziarne tutte le assurdità e le incongruenze.
Lo stile di Niven, da solo, basterebbe a fare del romanzo un grande romanzo. Non sono tanti gli autori in grado di rendere simpatici personaggi sbruffoni come Kennedy Marr. Certo, c'è una buona dose di volgarità che potrebbe risultare spiazzante e forse un pochino fastidiosa (soprattutto se uno non se l'aspetta), ma che aiuta a caratterizzare meglio la storia e il personaggio (oltre a creare alcuni dei momenti più spassosi del libro).
Come dicevo all'inizio Maschio bianco etero è un bel libro, che fa ridere ma anche riflettere. E' anche se per me non è bello come A volte ritorno, romanzo da cui vi consiglio di iniziare se volete scoprire questo autore, è comunque una lettura che vale assolutamente la pena di fare.
Titolo: Maschio bianco eteroAutore: John NivenTraduttore: Marco RossariPagine: 362Anno di pubblicazione: 2014Editore: EinaudiISBN: 9788806218171Prezzo di copertina: 18,50 €Acquista su amazon:formato brossura: Maschio bianco eteroformato ebook:Maschio bianco etero (Einaudi. Stile libero big)

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