Sono rimasto letteralmente fulminato dall’ultimo lavoro della band americana Maserati, cioè Pyramid Of The Sun. Solitamente non rimango colpito dagli album strumentali, se non sono particolarmente originali. E questo album lo è in maniera assoluta.
Pyramid Of The Sun fonde rock, progressive e french touch su ritmi e strutture prettamente da musica dance. Infatti il suono svaria da Jean Michel Jarre ai Dream Theater, senza essere però un album disomogeneo.
Non riuscirei a citare una canzone in particolare, anche perchè la forza dell’album è di non far fermare l’ascoltatore all’ascolto di una sola canzone, ma di invogliarlo a continuare e in un unica volta. Se proprio bisogna evidenziare una canzone, darei risalto alla title track e a They’ll No More Suffer from Hunger, due tra le canzoni più tirate.
L’unica osservazione che vorrei fare, è quella che sarei curioso di vederli al confronto con una canzone “classica”, con il vecchio cliché intro-strofa-ritornello.
In ogni caso Pyramid of The Sun è assolutamente da avere e vi sorprenderà come pochi album recenti hanno saputo fare.
Voto: 17.5/20
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Un video live di They’ll no more Suffer from Thirst