“Mashrome Film Fest”, arriva Peter Greenaway

Creato il 05 giugno 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

Peter Greenaway (theguardian.com)

Domani, venerdì 6 giugno, sarà la grande giornata finale per la terza edizione di MashRome Film Fest, kermesse internazionale dedicata al mash up e al cinema sperimentale fondata e diretta da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo.
Le danze si apriranno alle ore 11.00, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma, dove avrà luogo l’attesissima lectio magistralis con Peter Greenaway, un’occasione per ascoltare dalla viva voce di uno dei registi più interessanti del dopoguerra una preziosa testimonianza sul cinema di ieri, di oggi e di domani, oltre che per conoscere i molteplici progetti artistici che il cineasta ha in cantiere.
Le fasi conclusive della kermesse si svolgeranno in serata, a partire dalle ore 20.45, sempre all’Auditorium dell’Ara Pacis, con la Cerimonia di Premiazione e il concerto dei Pollock Project, un ensemble art-jazz fondato da Marco Testoni (caisa drums, percussioni, loop; gli altri componenti sono Simone Salza, sax soprano; Elisabetta Antonini, voce e live electronics; feat Matz Hedberg, chitarra) che ha fatto del mash up e del rapporto con l’audiovisuale la propria cifra stilistica.

Pollock Project

Per l’occasione presenteranno in anteprima quattro nuovi video con i relativi brani musicali: Anna Blume (Istvan Horkay), (Re)Taking of Pelham (Mark Street), Serial Dreamers (Andrea Bigiarini) e Aura (in collaborazione con il gruppo di artisti digitali del NEM – New Era Museum). Da non dimenticare nella stessa giornata il calendario delle proiezioni (Sala Moretti, Teatro dell’Orologio, a partire dalle ore 17.00) che saranno dedicate alla selezione di film provenienti dai due Festival Partner cui è dedicato il Best of del 2014, entrambi dalla valenza internazionale: Il VIEW Conference, primo evento in Italia dedicato alla Computer Graphics, Interactive Techniques, Digital Cinema, 2D/3D Animation, Gaming and VFX, e Athens Video Art Festival, kermesse di arti digitali e new media la cui attenzione va alla produzione di opere che si collocano in quel territorio al confine fra cinema e arte contemporanea. Tra le sezioni fuori concorso, troverà poi spazio il Cinema Queer, le cui tematiche, espresse in modo libero e senza tabù, vengono visualizzate attraverso i nuovi linguaggi sperimentali e la rivisitazione dei generi tradizionali.


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