Oggi è il momento di raccontarti un paio di angoli di Massa, la mia città e delle vicinissime Carrara e Montignoso...
Massa - Piazza Mercurio
Piazza Mercurio è una delle piazze più belle di Massa, soprattutto in seguito alla recente ristrutturazione con conseguente dismissione del parcheggio. Il monumento al dio Mercurio, che svetta sopra la fontana del 1500, si erge al centro della Piazza, a vigilare sul mercato, da buona divinità protettrice dei commercianti. Su questa piazza raccolta si affacciano la Biblioteca Civica, il Palazzo Bourdillion, un tempo sede del municipio, la Chiesa di San Giovanni Decollato e Palazzo Nizza, divenuto da pochi giorni un Ostello per i pellegrini della Via Francigena.Foto: Lunatica Festival
Massa - Forno
Forno è un paese abbarbicato sulla collina massese, a un paio di centinaia di metri sul livello del mare. Il borgo è attraversato dal fiume Frigido, che a quest'altezza è poco più che un torrente, ma che nasconde tra le sue anse splendide pozze per fare il bagno in estate. Forno è tristemente noto per l'eccidio nazifascista del 1944, ricordato come la Strage di Forno.Foto: Escursioni Apuane
Massa - Filanda di Forno
La Filanda è una fabbrica di cotone, attiva a Forno già dalla fine del 1800. Ristrutturata di recente, ospita il Museo di Archeologia Industriale, dove è possibile fare un tuffo nel passato tra antichi macchinari e utensili recuperati.Foto: Montagnatore
Carrara - Montecatini
Non so molto di quest'area carrarese nota come Ex-Montecatini. Certo è che il complesso ospitava un'industria chimica intorno alla fine degli anni '60 e che negli anni è stato un deposito/capolinea per gli autobus cittadini, prima della costruzione del complesso residenziale "La Rosa".Foto: Panoramio
Montignoso - Villa Schiff
Mi sono sposata qui, a Villa Schiff, una splendida residenza del XIX secolo divenuta proprietà del Comune di Montignoso. La struttura architettonica della Villa, movimentata da giochi di piani e di scale, è perfettamente collocata all'interno del parco circostante, prevalentemente ombreggiato da grandi magnolie.Foto: Associazione Culturale Izumi