Alcune cose sono cambiate, nella poesia di Massimo Pastore, da quando
Di tanto in tanto mi chiedo cosa ci sto a fare qui
tra i barbuti
e le barbabietole
tra la frattura scomposta degli dei
e l'erba per impagliare le sedie
ero pronto a concedere di più
ma ti concedo tutto
così saremo più che un nudo luogo
e case nate morte
questo è il nostro corpo
non un satellite
il mio corpo ed il tuo corpo
e te lo racconto adesso, come vuoi , subito
e puoi capirmi
perciò ti prego di rispondere a nome mio
a qualsiasi non domanda,
è urgente...
***
Dormivo con i pantaloni nell'acqua
e l'acqua era una colomba.
Pieno di pace mi tolsi le scarpe
le ritrovarono sulle coste dell'Africa settentrionale
ed uno stregone
radunò tutti i cavalli dei deserti
il mattino seguente
dopo aver corso sulle acque
dodici cavalli mi svegliarono
e dissero che tu
eri nevicata
su tutte le cose...
***
Inchiodatemi al plettro solare
gattini dal muso piccino
piccole formiche del tempio di dio
dolci foglie
ricurve
nell'acqua...
***
La sera posò a terra l'altra zampa
un gatto gigante
nero...
Piume di tangara piovono dagli alberi
tutti questi occhi diventano arcobaleni
la musica è lenta e buona
balleremo fino ad isolare i cristalli migliori
sono feroce e triste
balleremo fino ad isolare i cristalli migliori...
nel bagno c'è puzza di piscio,
vi amo tutti!
***
Quando Saturno fermò i treni
tre vacche attraversarono i binari
io ne fui testimone
ed allora persi la pazienza
mi arrampicai come un cobra
sugli ultimi piani
e cominciai a fischiare;
le tre vacche presero dei sassi
e mi colpirono su un ala
caddi da dove ero partito
sui binari
e saturno non fermò i treni.
Ora se c'è una morale
credo sia
non volere le liane dopo il fucile
l'acqua dorme per un ora
le foglie continueranno a cadere
i bambini accresceranno bellezza e disgusto
le cose vanno come devono andare
così è stato
così sarà
così vanno le cose.
***
Quanto vorrei, Arturo
non aver letto il tuo libro
adesso me ne starei qui a bere
senza dover pensare a cose magnifiche...
***
Queste ali sono di vetro
è una fortuna che la grandine non le abbia frantumate.
(Sarebbero due splendidi pesci, se ciò accadesse)
Ho ricevuto la tua lettera
dentro
oltre a queste parole
c'erano due peli di unicorno
ed una sigaretta girata in fretta...
***
Sei qui,
sei sulla mia lunghezza.
Mi hai attraversato con i tuoi occhi,
sei tu che me li hai donati,
acciechi nuda come inchiostro
profumata di parole remote
come la roccia
che ci concede la sua nuda schiena
per i nostri corpi ricoperti di sale.
Il tuo sangue nel mio braccio
è caldo come un uccello,
potrei dormire tra le tue piume azzurre
o annusare la paglia dorata della tua chioma sconosciuta
per i secoli a venire
dimenticando
i rossi bagliori che in lontananza fanno le reti dei pescatori
quando al mattino raccolgono dal mare
il corallo infuocato del sole
o potrei semplicemente
stringere il tuo braccio
per farti girare
e baciare il tuo occhio destro
così poco allineato al tuo occhio sinistro,
il tuo occhio destro
che vorrei avere in dono
per i secoli a venire...
***
Voglio una notte
che abbia la testa di un fiume
voglio che le mie labbra siano succhiate dalla luna
un labbro alla volta
e poi insieme ferocemente
come due parole che lottano
per convivere
nella stessa
maledetta
poesia...
Tutto il lavoro poetico di Pastore è su libri autoprodotti. Due sue poesie sono state tradotte in francese da Valérie Brantôme (v. QUI) insieme ad altre non ancora pubblicate.