Published on novembre 15th, 2012 | by Giulio Scaccia
0Massimo Torre, istruttore capo della Herny Morrogh Racing Drivers School fa il punto dopo circa un anno e mezzo dalla ripresa dell’attività a Battipaglia, sul circuito del Sele.
Dalla pista, a capo istruttore della scuola. Che consiglio daresti ad un ragazzo che si vuole avvicinare alle corse?
“La base è divertirsi. Poi per il ragazzo magari che scende dal kart, il consiglio che posso dare è di rimanere umile, piedi ben saldi per terra. E’ un mondo si può fantasticare molto con la testa e gli stessi addetti ai lavori ti portano a farlo. L’umiltà è la prima cosa. Se poi c’è talento, un budget e quindi una vettura competitiva, allora si può creare un buon pilota”.
“Rimpianti no, ci sono stati grandissimi sforzi da parte mia e della mia famiglia per il lato economico. Abbiamo fatto il possibile. E’ un mondo difficile e i percorsi sono molto tortuosi. Rifarei quello che ho fatto. E’ facile non raggiungere gli obiettivi studiati a tavolino. Ci vuole tanto per crescere e pochissimo per tornare indietro”.
Quanto ti piace insegnare?
“Mi piace tantissimo. E’ una cosa che ho scoperto pochi anni fa. Ho iniziato a collaborare con Henry nel 2006, quando facemmo un corso al mio compagno di squadra Cristian Ghedina, in Formula 3000, che aveva problemi nella gestione del set up e nel dialogo con l’ingegnere di pista. Lo portammo alla scuola, Henry mi chiese un aiuto in tal senso e da lì ho iniziato a collaborare. Insegnare è difficile, anche qui cerco di dare il massimo, gli allievi sono soddisfatti . Anche qui l’umiltà è fondamentale e migliorarsi è altrettanto fondamentale”.
“Sono assolutamente buone. Stiamo facendo molti progressi e pian piano iniziamo a raccogliere i frutti di quanto seminato. Il rinnovo del parco auto è stato fondamentale per tenerci al passo coi tempi e per rinnovare anche l’immagine della Scuola. Le due Mirage, che sostituiranno le F. Ford 1.6 ed anche le 1.8, insieme all’acquisto della Formula Renault 2.0 hanno rappresentato uno step importante. Siamo però fermamente convinti di mantenere le F. Ford per via del cambio manuale ad innesti frontali con schema ad H. Il cambio sequenziale è ormai di largo uso sulla quasi totalità delle monoposto, ma copre molte difficoltà. I corsi base, quindi, continueremo ad effettuarli con le datate, ma valide e formative F. Ford”.
Si è concluso da pochi giorni l’evento organizzato con il Porsche Club Campania. Un vero successo…
“Sì, i partecipanti erano tutti soddisfatti e contenti della giornata trascorsa in pista e pare vogliano tornare. In tutti e 13 abbiamo riscontrato delle carenze tecniche di guida, ma sono quelle fisiologiche di quasi tutti gli automobilisti, anche se appassionati come loro. Siamo comunque riusciti in buona parte a risolverle: hanno imparato ad usare bene il cambio ed i freni ed in parte ad impostare giuste traiettorie. Dritte che saranno molto utili anche e soprattutto su strada…”.