Masterchef nel bosco

Creato il 10 febbraio 2015 da Lanterna
(Premetto che il titolo è assolutamente una presa per il culo: non ho cucinato neanche un decimo delle cose che si vedono in trasmissione. Anzi, alcuni ingredienti manco sapevo fossero commestibili)
La neve che è venuta non ci ha isolati: abbiamo fatto un paio di mezze mattine senza corrente, ma venerdì sono stata a casa semplicemente perché avevo ore in più da godere.
Però il risultato è che da giovedì pomeriggio a ieri ho cucinato un sacco, sperimentando anche ingredienti nuovi e combinazioni inedite di sapori.
Per pura fortuna, tutti i piatti sono stati un successo.
Quindi vado a segnarmeli, non si sa mai che mi riesca di fare qualche volta una ricetta uguale all'altra.
(Lo so, non ci sono foto. Io gli impiattamenti fighi non li so e non li voglio fare. Forse sarebbe più emblematica l'immagine di tutte le mie pentole vuote)
Giovedì: VELLUTATA AGRODOLCE DI SEDANORAPA E MELE
Ingredienti:
1 sedanorapa e mezzo a cubetti
5-6 mele piccole a cubetti
1 cipolla o due a rondelle
1 carota a julienne
yogurt bianco non zuccherato
aceto bianco a piacere
salsa di soia a piacere
liquore o vino bianco per sfumare il soffritto (io ho usato un liquore al genepy)
salsa Worcestershire
Tabasco
peperoncino
noce moscata
erbe aromatiche a piacere (io ho usato l'origano, il resto era sepolto dalla neve)
olio extravergine d'oliva
Il processo di partenza è questo.
Io l'ho modificato così: in una casseruola (meglio che in una padella, ci vuole un po' di spessore), soffriggere cipolla e carota. Quando è il momento, sfumare con liquore o vino bianco.
Aggiungere il sedanorapa e la mela e far rosolare fino a quando i succhi non si asciugano.
A questo punto, coprire le verdure con abbondante acqua (anche tiepida, bollente se si ha più fretta) e lasciare a sobbollire finché il sedanorapa non sia morbido.
Quando il sedanorapa arriva alla consistenza desiderata, alzare il fuoco per far evaporare l'acqua in eccesso (non vogliamo una zuppa troppo brodosa).
Passare il tutto con un frullatore a immersione e travasare in una pentola.
Aggiungere salse, aceto e spezie fino a raggiungere un gusto agrodolce.
Per finire, a fuoco spento, aggiungere yogurt bianco a piacere.
Servire con pane tostato.
Venerdì: ROVESCIATA DI MELE AL CARAMELLO
Ingredienti:
4-5 mele medie
200 g farina di frumento (il tipo lo decidete voi)
150 g di miele liquido
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
vaniglia in polvere a piacere
cannella e zenzero in polvere a piacere
30 g olio (facoltativo)
latte  o yogurt per eventualmente ammorbidire il composto in modo da renderlo semiliquido
4 cucchiai di zucchero
Accendete il forno a 180°.
Tagliate a cubotti le mele.
Foderate con la cartaforno una teglia da crostata, di quelle alte circa 3-4 cm (possibilmente con bordo liscio, non ondulato).
In un pentolino d'acciaio, fate caramellare i 4 cucchiai di zucchero con altrettanti cucchiai di acqua. Appena lo sciroppo si colore, versate nel fondo della teglia e distribuite meglio che potete.
Per raccogliere tutto il caramello, versate qualche mela nel pentolino e usatela per fare una sorta di scarpetta del caramello rimasto. Versate queste mele e quelle che restano nel fondo della teglia e mettete in forno, il più in basso possibile.
Amalgamate il resto degli ingredienti, contando di metterci circa 10 minuti. Quando il composto è pronto, tirate fuori dal forno la teglia, versateci sopra il composto e rimettete in forno.
In mezz'ora circa, la torta sarà pronta. State attentissimi a tirarla fuori quando comincia a profumare di pane cotto, fidatevi del vostro naso.
Lasciate intiepidire e rovesciate su un piatto da torta. Fate riposare fino al completo raffreddamento. Togliete delicatamente la cartaforno e servite, magari con un po' di gelato.
La stessa torta è venuta benissimo anche con le pere, di domenica. Forse, dal momento che le pere rilasciano più succo, sarebbe bene fare il caramello con meno acqua o lasciarlo rapprendere un filino di più.
Sabato: MAIALE IN SALSA KORMA UN PO' TANDOORI
Ingredienti:
1 kg di carne di maiale (io ho disossato e tagliato a quadrotti le costate e le braciole avanzate dalla grigliata)
1 lattina di latte di cocco
yogurt bianco non zuccherato a piacere
spezie tandoori
1-2 cipolle grosse a rondelle
1 carota a julienne
salsa di soia, salsa Worcestershire, tabasco
aceto bianco
olio extravergine d'oliva
Mescolare un paio di tazze di yogurt con 2-3 cucchiaini di spezie tandoori. Aggiungere il maiale e lasciar marinare nel frigo.
Dopo circa mezza giornata, soffriggere le cipolle e la carota con qualche cucchiaino d'olio e, quando cominciano a sudare, buttarci dentro la carne con tutta la sua marinatura.
Rosolare per un po'. Quando il tutto comincia ad asciugarsi, aggiungere la lattina di latte di cocco e amalgamare.
Aggiustare di gusto con le salse e l'aceto, per ottenere un sapore agrodolce.
Abbassare il fuoco al minimo e lasciar cuocere per 3-4 ore, assicurandosi che il composto sia sempre umido (e magari evitando di andarsene a trovare amici per un paio d'ore, dimenticandosi il maiale sul fuoco).
Anche se non è un piatto tipico indiano, la polenta è magnifica con questo maiale: i miei suoceri l'hanno adorato.
Domenica: ZUPPA DEGLI AVANZI
Ingredienti:
avanzo di vellutata di sedanorapa e mele
avanzo di maiale in salsa korma
eventualmente, un po' di acqua o brodo per allungare
Aggiungete il maiale alla vellutata, eventualmente allungate con un po' di acqua o brodo vegetale e lasciate ribollire per qualche minuto.
Una delizia senza pari.
Lunedì: CAVOLFIORE STUFATO
Ingredienti:
olive taggiasche sott'olio (per comodità le ho usate denocciolate, ma vedete voi: col nocciolo sono più buone)
capperi sotto sale dissalati
1 cipolla a rondelle
1 carota a julienne
5-6 pomodori secchi a listelli
1 bottiglia di passata di pomodoro
spezie mediterranee a piacere (io ho usato l'origano)
sale aromatizzato alle erbe provenzali
un pizzico di aglio in polvere
un cucchiaino di paprika dolce affumicata
peperoncino a piacere
pepe a piacere
aceto di vino bianco
un bicchiere di vino rosso o bianco per sfumare
1 cavolfiore
1 noce di burro per mantecare alla fine
1 cucchiaino di miele d'acacia o millefiori
Anche in questo caso, ho rubato l'idea di partenza da qui.
Pulire il cavolfiore, tagliarlo in due e accertarsi che le due metà entrino in una casseruola dai bordi alti. La casseruola deve anche poter essere coperta senza che il coperchio tocchi il cavolfiore.
Preparare il soffritto con le olive, i pomodori secchi, la cipolla, la carota e i capperi. Non aggiungere olio, ce n'è abbastanza nelle olive. Sfumare con il vino e aggiungere le spezie.
Quando le verdure sono rosolate, aggiungere la passata. Regolare di sale e aggiungere un cucchiaino di miele. Portare a bollore.
Immergere il cavolfiore e, usando un mestolino, irrorare di sugo la parte che emerge.
Lasciar cuocere a fuoco bassissimo per circa un'ora.
A fine cottura, spezzettare il cavolfiore con il cucchiaio di legno e mescolare. Aggiungere una spruzzata di aceto e mantecare con una noce di burro.
Servire con patate al forno o puré.
Ripeto: non sono un fenomeno in cucina, me la cavo. A volte gli esperimenti sono decisamente fallimentari, ma stavolta ho infilato una serie fortunata.
Vediamo cosa farò con la prossima biocesta.

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