Tensioni, rabbie, diffuse delusioni. La ragazza, impedita ad uscire fuori dalle mura della sua dorata clausura, prese a camminare, scalza, sul morbido tappeto di trifoglio e margherite. Fu felice, almeno per un attimo, quando si accorse di avere le dita dei piedi gialle di polline. Si sedette, gambe all'aria, pensando a quale sapore potessero avere. Sognò ad occhi aperti un principe che, dopo avergliele leccate, con un bacio le restituisse il sapore. Socchiuse gli occhi per definire meglio l'immagine. Urlò. Invece di un principe a baciarla fu un bombo femmina (una
bomba) risvegliata dalla dolce primavera.La ragazza, furente, prese a masticare fiordalisi.