“Non preoccuparti.
La forza vitale è all’interno,
e da essa scaturirà il nuovo.Sappi che il vecchio deve morire,affinché possa nascere il nuovo”.
Le porte interiori
Voglia di autunno, voglia di colori, l’autunno è colori, anche nella nebbia. Ce ne andremo sul Matajur, la montagna di casa, partendo tardi, con voglia di castagne e ribolla. Prima di ritrovarci al rifugio Pelizzo davanti al fuoco che arde, decidiamo di fare una breve escursione, la classica: Malghe di Mersino, Dom na MataJur, Chiesetta del Redentore e discesa per Fonte Skrila e la Palestra di roccia.La giornata non è bella, anzi piuttosto sinistra, dobbiamo fare i conti con la fitta nebbia ma il sentiero lo conosciamo, non servono punti di riferimento e ci lasciamo ricoprire dalla nebbia che amplifica la sensazione di silenzio. Per una volta possiamo “vedere” le cose e i particolari come realmente sono, come ti appaiono all’improvviso.
E’ bello camminare nella nebbia sul Matajur, per una volta la nebbia ci conforta, ci scivola intorno, affettuosa, si ricompone dietro di noi, ti riempie i polmoni, ti accarezza la pelle del viso. Le rocce, gli alberi, il rifugio, la Chiesa del Redentore sembrano fantasmi, poi all’improvviso ti appaiono come sono quando ti avvicini, per poi scomparire nel nulla quando passi oltre.
Dentro la nebbia ardono i colori d’autunno delle Valli del Natisone, è la natura che insorge, che rivendica i suoi ultimi attimi prima di andare in letargo.
Non possiamo distrarci con i panorami bellissimi che offre la cima del Matajur, sulla strada di Rommel e sul nuovo sentiero dei 3 Comuni ci si concentra sui colori del bosco. E’ rosso, giallo, verde e marrone, colori che scaldano i sogni, colori che sarà bello custodire durante l’inverno, colori che aspettiamo dopo una estate generosa.
L’autunno è arrivato, le ore di luce cambiano, i colori mutano, apparentemente la montagna sembra sempre la stessa ma non è così, quando la natura chiama la montagna risponde ricordandoci che ogni cosa ha il suo tempo. La giornata si presta, respirando profondamente, senza fretta, nel bosco di Fonte Skrila si sente l’autunno, si può seguirne il flusso. Il sentiero asseconda questo passaggio.
Il castagno rovescia a terra i suoi frutti, sul tappeto colorato di foglie.
Profumi forti e sani, si fondono con la nebbiolina umida, adesso abbiamo voglia di castagne……….