Matera…

Creato il 29 maggio 2014 da Viaggiandovaldi @viaggiandovaldi

Da “vergogna nazionale” a Patrimonio dell’Unesco, questa l’incredibile storia di Matera.

From “national shame” to World Heritage by UNESCO, this is the incredible story of Matera.

Ed è proprio così…Matera ha un passato davvero interessante, che la rende unica nel suo genere.

And so it is … Matera has a really interesting past, which makes it unique.

In origine, la città si sviluppava interamente all’interno della roccia scavata. Un tipo di roccia calcarenitica, conosciuta maggiormente come tufo. Si articolava lungo i pendii della Gravina, una profonda valle che oggi offre un panorama d’eccezione, attraverso strutture edificate, labirinti e cavernicoli.

Originally, the city developed itself entirely within the excavated rock. A type of calcareous rock, known more as the tufo. Was divided along the slopes of the ravine, a deep valley which now offers an exceptional view.

Si tratta di una singolare conformazione urbanistica la cui essenza, negli anni, è stata rappresentata dalla coesione dei rapporti sociali che si sono sviluppati e dove la solidarietà tra gli individui ha garantito la sopravvivenza di intere generazioni.

Il risultato è un insieme irregolare di costruzioni, molte non immediatamente visibili, di meandri nascosti, che lasciano senza fiato.

It is a unique urban layout, the essence of which, over the years, has been represented by the cohesion of the social relations that have developed and where solidarity between individuals has ensured the survival of entire generations.

The result is a set of irregular buildings, many are not immediately visible that leave you breathless.

Il ponte del 1 maggio abbiamo deciso di passarlo lì.

Come dicevamo in apertura del post, nel 1993, i suoi Sassi vennero dichiarati Patrimonio dell’Unesco, valorizzando così in maniera ufficiale un paesaggio che non si finirebbe mai di ammirare.

The 1 on May, we decided to go there.

As we said at the beginning of the post, in 1993, its stones were declared World Heritage by UNESCO and, in an official manner, this  landscape was enriched and valued.

Sempre in apertura l’abbiamo definita “vergogna nazionale”. Questo accadde, dopo le denunce di Carlo Levi, quando Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi la definirono così, per via delle pessime condizioni di vita in cui viveva la popolazione.

La vita nei Sassi, infatti, non era affatto facile, anzi. Spesso e volentieri, soprattutto nell’Ottocento quando la popolazione aumentava e si creavano situazioni di sovraffollamento, diverse famiglie erano solite abitare nella stessa dimora/grotta in tantissimi: donne, uomini, bambini e animali.

Lungo uno dei tanti itinerari che sceglierete, avrete modo di visitare la Casa Grotta,  in vico Solitario, e altri modelli di  abitazioni tradizionali, sapientemente ricostruite in maniera fedele, per farvi comprendere le condizioni di vita di quei tempi.

Dopo queste denunce i Sassi divennero oggetto di studio di molti sociologi e antropologi, molti anche stranieri. Nel dopoguerra si iniziò a cercare soluzioni ai disagi della popolazione, creando nuovi quartieri popolari, nuovi borghi rurali dove trasferire la popolazione.

Da quel momento in poi, e per circa un ventennio, i Sassi, un tempo fulcro della vita cittadina, smisero di “esistere” e vennero abbandonati.

Una cosa importante da dire è che la popolazione dei sassi non abbandonò molto facilmente la propria casa. Nonostante le alternative fossero abitazioni molto più accoglienti, essi non volevano affatto questo cambiamento.

Nel 1986, fortunatamente, si decise di riportare in vita la vera anima di Matera, attraverso una decisiva opera di restauro dei Sassi che fosse il più possibile fedele all’impianto originario e che non ne stravolgesse il vissuto.

Oggi il progetto è realtà.

Passeggiando tra i Sassi, vi sembrerà di essere in un sogno, di vivere in un posto dove il tempo si è fermato.

Also in the opening we have defined ” national shame” . This happened when, after complaints of Carlo Levi , Alcide De Gasperi and Togliatti called it so , because of the poor living conditions in which the people lived .

Life in the Stone in fact, was not easy , indeed. Often , especially in the nineteenth century when the population increased and created situations of overcrowding, many families used to live in the same house / cave in so many : women, men , children and animals .

Along one of the many routes you can choose, you will visit the Casa Grotta, in vico Solitario , or other models of traditional houses, cleverly reconstructed faithfully , to make you understand the conditions of life of those times.

After these complaints the Stone became the object of study of many sociologists and anthropologists , many foreigners also . After the war, began to seek solutions to the inconvenience of the population , creating new neighborhoods, new rural villages where transfer population  .

From that moment on, and for about twenty years , the Sassi , once a hub of city life , ceased to “exist” and were abandoned .

One important thing to say is that the population of the stones did not give up very easily your own home . Despite the alternatives were much more comfortable homes , they did not want all this change.

In 1986 , fortunately, it was decided to revive the true spirit of Matera , through a decisive restoration of the Sassi as faithful as possible to the original to not change the story lived .

Today the project is reality.

Walking among the Sassi, you seem to be in a dream, to live in a place where time has stopped.

Ecco qui le prove!

Look here!

Partendo da Roma, in macchina, abbiamo impiegato circa 5 h per raggiungerla.

Il Basiliani hotel (http://www.basilianihotel.com/ ) è stata la nostra scelta. Molto bello, in pieno centro, scavato nella roccia, si è rivelato perfetto, grazie anche alla cortesia e alla disponibilità di Giuseppe, il proprietario.

Un giorno e mezzo è stato sufficiente per visitare la città, scoprendola anche nei suoi angoli più nascosti.

I Sassi, un tempo cuore pulsante dell’antica città di Matera, si dividono essenzialmente in due grandi Rioni: Sasso Barisano e Sasso Caveoso, separati al centro dal colle della Civita, l’insediamento più antico dell’abitato materano, cuore della urbanizzazione medioevale.

Il Rione Sasso Caveoso rappresenta la parte più antica, conservando abitazioni completamente scavate nella roccia.

Departing from Rome, by car, we took about 5 hours to get there.

The Basilian hotel (http://www.basilianihotel.com/) was our choice. Very nice, in the center, carved into the rock, turned out perfect, thanks to the courtesy and helpfulness of Joseph, the owner.

A day and a half was enough to see the city, discovering it, even in its most hidden corners.

The Sassi, a time beating heart of the ancient city of Matera, are divided essentially into two main districts: Sasso Barisano and Sasso Caveoso, separated in the middle by the Civita, the oldest settlement of the town of Matera, the heart of the medieval urbanization .

The District Caveoso is the oldest part, keeping homes completely carved into the rock.

La splendida Piazza San Pietro Caveoso, dominata dall’omonima chiesa, è il cuore del rione. La chiesa è uno dei maggiori punti di riferimento religiosi di Matera e risale alla fine del XIII primi anni del XIV secolo, mentre la iniziale costruzione risale al 1218.

The splendid San Pietro Caveoso Square, overlooked by the church, is the heart of the district. The church is one of the major landmarks of religious Matera and dates from the late thirteenth early fourteenth century, while the initial construction dates back to 1218.

Nella facciata barocca oltre le decorazioni, troviamo tre nicchie rispettivamente con le statue a destra di San Paolo, a sinistra di San Pietro e al centro della Madonna della Misericordia, simbolo della Chiesa universale.

In the baroque facade, over the decorations, there are three niches with statues,respectively to the right of St. Paul, to the left of St. Peter and in the center the Madonna della Misericordia, symbol of the universal Church.

Fate caso ad alcuni dei supplicanti ai piedi della Madonna il cui capo è coperto da un cappuccio. Pare che ai tempi della costruzione della chiesa fossero molto diffuse le confraternite religiose all’interno delle quali si era soliti mantenere l’anonimato dei membri.

Pay attention to some of the supplicants at the feet of the Madonna, whose head is covered by a hood. It seems that, at the time of construction of the church, were widespread religious brotherhoods within which it was customary to maintain the anonymity of the members.

Sempre parte del Sasso Caveoso, la Chiesa di Santa Maria Idris o Madonna de Idris, una chiesa rupestre, scavata nella roccia all’interno della quale sono ancora visibili splendidi affreschi.

Always part of the Caveoso, the Church of Santa Maria or the Madonna de Idris Idris, a cave church, carved out of the rock, in which frescoes are still visible.

La sera, con Camilla e Pasquale, aperitivo e cena  con notevole assaggio dell’Aglianico, il vino locale.

La mattina seguente continuiamo la nostra visita della città, camminando in lungo e in largo.

In the evening, with Camilla and Pasquale, aperitif and dinner with great taste of Aglianico, the local wine.

The next morning we continue our tour of the city, walking far and wide.

Ogni angolo, ogni vicolo hanno il loro fascino…

Every corner, every alley have their charm …

Partendo questa volta dal Sasso Barisano, raggiungiamo piazza Vittorio Veneto, passando per piazza Pascoli (dedicata al celebre poeta che insegnò a Matera agli inizi della sua carriera con panoramica mozzafiato sul Rione Sasso Caveoso e sul prospiciente altopiano murgico), via Ridola, dove tra le altre si trova la Chiesa del Purgatorio, piazza del Sedile (deliziosa) e piazza San Francesco.

Starting this time from the Sasso Barisan, we reached  Vittorio Veneto square, Pascoli square (dedicated to the famous poet who taught in Matera at the beginning of his career with breathtaking panoramic on Sasso Caveoso and on the Murgia), via Ridola, where, among the other, there is the Church of Purgatory,  Sedile square (delicious) and San Francesco square.

piazza Pascoli

chiesa del Purgatorio – dettaglio

chiesa del purgatorio – dettaglio

chiesa di San Francesco

Camminando ancora, arriviamo fino al Duomo, dove le nostre fatiche vengono ripagate da una affascinante panoramica sul Sasso Barisano.

Walking, we come to the Cathedral, where our efforts were rewarded with a fascinating overview of the Barisan Sasso.

Tornando a piazza Vittorio Veneto – anche qui c’è un bellissimo belvedere -

Returning to Vittorio Veneto square – even here there is a beautiful lookout -

ci fermiamo a visitare il Palombaro Lungo, una maestosa cisterna che si estende sotto la parte antica di Matera, definita la “Cattedrale dell’Acqua”.

we stop to visit the Palombaro Lungo, a majestic cistern that extends below the old part of Matera, known as the “Cathedral of Water”.

Fu realizzata nel 1846 come risorsa idrica pubblica, ma solo nel 1991 venne scoperta la sua esistenza, durante opere di restauro della parte superiore. Questa struttura fa parte di un più grande e complesso sistema di raccolta delle acque che si estende sotto tutta la città di Matera, con una struttura simile a quella delle radici di un albero rovesciate, con  cisterne piccole collegate in basso a cisterne più grandi.

It was built in 1846 as a public water resource, but only in 1991, its existence was discovered during restoration work at the top. This property forms part of a large and complex system of water collection that extends under the entire city of Matera, with a structure similar to that of the roots of an upturned tree, with small tanks connected in the bottom tanks larger.

E’ profonda 15 metri e contenente circa 5.000 metri cubi di acqua. Oggi è vuota ed percorribile a piedi.

It’s 15 meters deep and contains about 5,000 cubic meters of water. Today is empty and you can walk inside to admire it.

Alle 18:00 lasciamo Matera per andare a visitare La Cripta del Peccato Originale.

Nascosta in una delle tante Gravine, questa cavità rocciosa conserva in maniera eccellente un ciclo di affreschi risalenti al IX sec. d.C.. e raffiguranti scene del
vecchio e del nuovo testamento, opera del “pittore dei fiori di Matera”.

Un luogo davvero bello e suggestivo, riscoperto nel 1963, che vi consigliamo di non perdere. Per visitarlo è necessario prenotare (+39 320 5350910 – http://www.criptadelpeccatooriginale.it/ )

Tornati a Matera, ormai è praticamente buio…decidiamo di raggiungere il Belvedere per ammirare Matera di notte, resa ancora più belle dalle tantissime luci accese.

At 18:00 we leave Matera to visit the Crypt of the Original Sin.

Tucked away in one of the many ravines, this rock preserves, in an excellent manner, a cycle of frescoes dating back to the ninth century. A.D.,  depicting scenes from the Old and New Testament, realized by the “painter of flowers of Matera.”

A truly beautiful and evocative place, rediscovered in 1963, that you should not lose. To visit it is necessary to reserve (+39 320 5350910 – http://www.criptadelpeccatooriginale.it/)

Back in Matera, it’s practically dark … we reached the Belvedere to admire Matera by night, made even more beautiful by the many lights on.

Per arrivare sul posto dovrete prendere la strada provinciale direzione Taranto e subito dopo l’uscita Gioia del Colle, quando vedete il cartello Chiese Rupestri, girare a destra.

La sera ceniamo in un ristorantino delizioso: Soul Kitchen dove ci gustiamo le specialità del posto: cicoria e fave, costata di podolica….super..

Lasciamo Matera ma continuiamo a scoprire parte della Basilicata…..

To get to the place you have to take the road towards Taranto and immediately after leaving Gioia del Colle, when you see the sign for the Rock Churches, turn right.

In the evening we have dinner in a restaurant delicious: Soul Kitchen, where we enjoy the local specialties: chicory and beans,  podolica rib…. super ..

We leave Matera but we continue to discover part of Basilicata …..



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :