Da sinistra: Anna Maria Auci, Antonella e Stefania
Dietro le quinte delIa narrativa femminile in Italia. E' questo il titolo della conferenza che si è tenuta stamane e che ha avuto come protagoniste alcune delle più importanti editor del panorama editoriale italiano. Ho intervistato molte di loro per Diario, e spero che presto potrete vedere i loro interventi. Oggi vi fornisco una summa di ciò che hanno detto in questa lunga e impegnativa mattina di lavoro.Giulia Ichino, Mondadori “Nella casa editrice generalista si passa alla narrativa impegnata a quella femminile propriamente detta e al genere. In tal caso c’è una grandissima vivacità di lettrici e di forti tirature, con libri che siano scritti dalle donne per le donne. In editoria i fenomeni sono legati più che altro ai generi di grande successo, come è accaduto con il chick lit, adesso un po’ in declino. Resistono i grandi nomi: per esempio Sophie Kinsella che continua ad essere pubblicata dalla Mondadori. Ogni buon libro che possa ascriversi alla narrativa al femminile dovrebbe essere il più possibile originale, e non appoggiarsi su schemi epigonali. Siamo davanti a un’offerta vastissima di libri e di autori; lo stesso accade anche per l’entertaiment audiovisivo, come fiction o cinema. L’offerta di storie di buona qualità è grande, ciò che le distingue è l’originalità. Interessa un lavoro forte sul nostro territorio, con personaggi posti in un setting familiare. Sicuramente quello della chick lit è un terreno delicato e scivoloso. E’ difficile capire cosa pubblicare: la cosa importante è trovare libri scritti con garbo, ma con una ragion d’essere forte nella vita dell’autore, al di là del genere letterario. I generi esistono e sono stati codificati perché rispondono alle esigenze dei lettori in maniera profonda: tuttavia il genere purtroppo tende a far scivolare nella convenzionalità perché soggiace a determinati canoni. Non è vero che non c’è osmosi rispetto alla narrativa alta: l’importante è che ci siano buoni libri."
Alessandra Bazardi, Harlequin Mondadori “L’importanza di questo editore nel mercato americano e italiano è enorme. Con il trentennale si è festeggiato, adesso è ora di guardare avanti. Harlequin è l’editore che ha la quota di mercato più alta al mondo. E’ sempre stato all’avanguardia, un rompighiaccio della cultura al femminile; così è accaduto per il paranormal. Il genere rosa/romance ha avvicinato le donne alla lettura, con un catalogo in continua evoluzione, ivi compresa la women ficton. Il romance è pieno di sfumature ed è molto variegato. Il rosa non è più statico, ma si muove verso i sottogeneri e le contaminazioni. L’ebook rappresenta la grande innovazione, con un discreto successo rapportato al mercato alle dinamiche di mercato. E’ significativo il fatto che la lettrice ama leggere, si evolve e si adatta alle innovazioni tecnologiche. Il romance in Italia è un testo che ha una vita molto breve e con una produzione rapida, ma che è letto da donne che leggono tutto e in modo differente. La cosa più importante è avere la voglia di leggere, e di proporre sempre qualilcosa di nuovo.”
Una giornata intensa che non è ancora finita... e aspettate di vedere le interviste alle organizzatrici del Festival Elizabeth Jennings, Maria Paola Romeo e Mariateresa Cascino, oltre che a Rita Vivian... keep watching, guys!