La pressione fiscale ha raggiunto livelli tali che la gente ha bisogno di risposte, pena la guerra civile, l'anarchia e il caos. Qualunque cosa facciamo, lo Stato ci costa praticamente come un socio al 50%. Ma cosa ha fatto lo Stato, per meritarsi tutti ‘sti soldi? Giunti al limite estremo della nostra capacità di sopportazione – limite oltre il quale c’è solo la lotta armata abbinata al cannibalismo – c’è uno straccio di motivo per cui dovremmo sopportare tutto questo? Forse si. Forse lo Stato Italiano un favore, minimo indispensabile, ce lo sta facendo. Lo Stato in ogni epoca si fa pagare le tasse per avere le risorse necessarie a tenere insieme gli italiani, anche controvoglia. Tutte le spinte autonomiste, separatiste, secessioniste, sono state sapientemente fermate dallo Stato affinchè noi oggi si possa disporre di 60 milioni di stronzi concentrati in un unico paese, che parlano la stessa lingua, hanno gli stessi difetti e le stesse abitudini, e un po’ anche gli stessi gusti, o almeno le stesse necessità. Lo Stato ha tenuto insieme, negli anni, questa massa di insopportabili pecore tricolori, dando così a noi, oggi, la possibilità di trovarle tutte qui e vendergli qualunque stronzata. Le tradizioni, il folklore, le religioni, le usanze, la cultura in generale, è tutta roba utile allo scopo. Noi ci mettiamo l’idea e il marketing, lo Stato ci fornisce i clienti e ce li tiene qua nel tempo, affinchè possano continuare a sapere che ci siamo anche noi e che abbiamo roba da vendergli. Lo Stato è un po’ quello che su internet si definisce ‘aggregatore’, ed è così che si guadagna le nostre tasse. Ogni volta che sento l’impellente necessità di iscrivermi ai terroristi, come insegnava un uomo saggio, e di farla finita con tutto questo schifo, portando con me all’inferno il maggior numero possibile di figli di puttana, io penso intensamente a questo, e all'improvviso sento di esser tornato buono, civile, e patriottico.
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