Maternità: chi me lo ha fatto fare?

Da Otonga
Negli anni scorsi questa frase l'ho detta e pensata tante volte; debbo essere onesta e specificare che è un po' che non lo penso.
Mi ricordo le volte che mi sono ritrovata a guardare fuori dalla finestra della cucina, unica stanza della casa che vivo come rifugio. Seeee e mica ci venivo a cucinare... venivo a fumare e ad allontanarmi dalla realtà che mi stava piuttosto stretta.
Con mio marito abbiamo scelto di diventare genitori, o meglio abbiamo scelto di fare sesso senza precauzioni e aspettare che il bellissimo mondo dei genitori ci prendesse con se.
Come era romantico pensare al nostro futuro figlio.. e come era bello comprare tutte quelle cosette da fargli indossare, immaginare il sesso e pensare ai nomi più assurdi. (i migliori che ci sono venuti in mente erano Vespasiano, visto che amo i nomi romani e Ettore... ma fortunatamente per il cucciolo, abbiamo optato per Vittorio)
Ma... e il ma è moooolto grosso, una volta arrivato il bambino che avevamo tanto voluto, ahimè abbiamo avuto una doccia fredda durata quasi due anni.
Per me, e anche per mio marito, è stato un incubo a cui non eravamo preparati e, nonostante ce lo avessero in qualche modo raccontato, non abbiamo mai voluto credere che potesse essere così difficile, stancante, massacrante, alienante, sconsolante, aberrante, devastante, ante ante ante..!
Il piccolo unno era un urlatore di professione e uno sgrufolotore rumorosissimo anche durante il sonno, se così lo si poteva chiamare; adorante dello stare in braccio mentre si doveva camminare oscillando a destra e a sinistra e ovviamente alternando anche su e giù; assolutamente avverso a qualsiasi posizione supina o vagamente inclinata tipo le fantastiche sdraiette; mangiatore incallito che non ha mai sgarrato di 5 minuti alle poppate che dovevano essere fatte ogni 2,5 ore e fino al suo anno e due mesi di età!
Giusto per fare qualche esempio dei consigli che mi sono stati dati per tranquillizzare il piccolo unno:
"fagli un bel bagnetto con un sapone profumoso, asciugamanino caldo e tante coccole, che si calma"
Avete presente un indemoniato a cui viene bagnato il solo mignolo nell'acqua santa? beh, un pivello in confronto all'unno!
"fagli prendere un po' d'aria con una bella passeggiata in carrozzina, così guarda le cose, si stanca e una volta a casa dorme un po' più profondo"
Ho passeggiato per giornate intere e nessuno lo ha mai visto sveglio (fetente) e l'osservazione che maggiormente mi facevano era "come è buono". Dovevate esserci quando varcavo la soglia di casa e facevo appena in tempo a chiudere la porta che la sua bocca era già spalancata in un urlo disumano, inconsolabile (cfr passeggiata su-giù-lato-altro lato-dondolio), e con una tonalità che fà una ehmm pippa alla Ricciarelli.
"non è che sei te che gli trasmetti ansia e il tuo nervosismo?"
CHI IO??? io che non mi lavo da due giorni, che non mangio per buttarmi due minuti sulla tazza del cesso e dormire in santa pace, io che ho i vestiti non stirati e la casa che è un merdaio?io che non trombo con mio marito per paura di rimanere incinta di nuovo? io che chiedo anche alla mia suocera (ovviamente non veniva) di venirci a dare una mano? IO? IO? nervosa? naaaaaaaaaa
Quella finestra della cucina la conosco in ogni crepa e ogni crepa trattiene tutti i miei pensieri di quel periodo in cui pensavo a chi ce lo avesse fatto fare. Come era facile la vita prima; io e mio marito con i nostri mille hobby, le nostre gite fuori porta, le nostre serate con amici a giocare a qualche gioco in scatola e le nostre domeniche passate tra un pisolo ed un pisolo.
Spesso ho pensato che non ne sarei più uscita; vedevo quella vita come un tunnel senza via di uscita e guardavo con invidia (e per me è una cosa bruttissima visto che di mio non ho questo genere di sentimenti) le altre mamme aiutate dalle suocere e dai propri genitori. Mi capitava di incontrare mamme che la sera prima erano andate al cinema con il compagno oppure il pomeriggio erano riuscite ad andare dal parrucchiere. Ho provato e questo a volte lo provo ancora, una forte invidia per il sostegno morale e fisico che molte mamme e molti papà hanno.
Mia madre non ha un buon rapporto con i bambini e a parte i primi due mesi in cui ci ha aiutati, si è poi defilata e tutt'ora si defila; mia suocera e mio suocero mettono qualunque altra cosa prima di mio figlio ma davanti ai parenti fanno i nonni affettuosi. Insomma i nostri primi due anni da genitori non sono stati facili.
E' difficile ammettere che, per quanto si possa amare il proprio figlio con un amore che cresce ogni giorno, si possa pensare di aver fatto una grande cazzata.
Per fortuna tutto passa ma so, e lo so perchè io sono la prima a non averci creduto, che per chi sta vivendo questo, è difficile da credere. Ad un certo punto si torna a vivere; chi prima e chi dopo. Noi ci abbiamo messo più di due anni ma molti genitori che conosco ci hanno messo anche pochissimi mesi.
Ora che mio figlio ha tre anni, amo passarci del tempo e mi gratifica potergli insegnare cose o semplicemente parlare con lui ; guardo indietro e penso: "era davvero così difficile?"
E qui generalmente si inizia a pensare ad un secondo figlio :-)