Un mascalzone tutto mio, di Johanna Lindsey.
Quattro stelline. Due protagonisti intelligenti: simpatica lei, un affascinante finto mascalzone lui. L’autrice ha un grande senso del dialogo e la capacità di rendere verosimili le continue litigate fra Rebecca e Rupert, scontate data la situazione. Avrei detto che la Lindsey non sbaglia mai un colpo, se non ci fosse il finale, un po’ sottotono.Comunque una lettura molto piacevole.
L’uomo giusto, di Jess Michaels
Due stelline.Questa serie mi ha sempre lasciata perplessa, un po’ per il modo troppo idillico in cui dipinge la prostituzione, un po’ perché una Margherita Gautier che si redime e vive felice e contenta, con un po’ di buona volontà, si può credere una volta (e difatti, a suo tempo, mi è piaciuto il primo volume), ma non tre.Mi sfugge poi il motivo per cui l’autrice ha inserito la prima scena di sesso, mi pare la sua più audace, se poi voleva sviluppare la vicenda in questo modo. Certo nel finale si arrabatta per rendere la conclusione meno inverosimile, ma naturalmente con scarso successo.La trama è lenta e non ben costruita, la narrazione infarcita di scene di sesso e talvolta non molto interessante.
Il compagno ideale, di Barbara Metzger
http://www.amazon.it/Il-compagno-ideale-Romanzi-Perle-ebook/dp/B00QBE6GGG/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1419093869&sr=8-1&keywords=il+compagno+ideale
Fitz è viziato e ingovernabile, un compagno totalmente inadatto a una lady, e di certo inadeguato come chaperon. Ma lui la pensa in altro modo: del resto, il cane non è forse incomparabile per amicizia, lealtà e dedizione? Difatti, quando la sua padroncina viene mandata a Londra, Fitz la segue: può darsi che Miss Sonia, laggiù, trovi un marito in grado di domarle lo spirito e tenerla fuori dai guai. Incontra invece Darius Conover, disprezzato a causa di uno scandalo e al quale non sono servite neppure gesta eroiche in battaglia per redimerlo agli occhi della società. Ma ancora non aveva conosciuto Sonia e Fitz, due anime appassionate e irriducibili, e determinate a conquistargli il cuore...Cinque stelline. Romanzo sorprendente, originale e anche molto divertente, dal momento che spesso il narratore è il cane Fitz, un bastardino, come si indovina dal suo nome, che, con un curioso effetto di straniamento, ci rappresenta la realtà dei rapporti fra gli uomini, soprattutto fra gli uomini e le donne, nell’epoca regency. Molto avvincente ed interessante soprattutto per chi ama l’ironia, ma nell’assoluto rispetto delle regole del romance.Era parecchio che non ridevo tanto leggendo un libro.P.S. Vari errori di stampa: il più divertente “le frotte della società”, che non so proprio cosa voglia dire.
Una svolta del destino, di Carla Kelly
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Rassegnato a una vita di solitudine e con un passato di guerra che lo ha portato ad annegare i propri fantasmi nell'alcol, Benedict Nesbitt "Nez", duca di Knaresborough, dà per caso un passaggio a Liria Valencia, una misteriosa donna spagnola con un bambino. Dapprima restio ad aiutarla, Nez si rende via via conto di come quella creatura, così pacata e di grande contegno, custodisca in realtà un terribile segreto che ha profondamente segnato la sua vita. A poco a poco la curiosità e l'affetto che lo legano sempre più a loro, e il proprio bisogno di credere ancora nell'amore, apriranno orizzonti su una seconda, inaspettata occasione...Due stelline. Non immagino neanche perché si sia scelto di pubblicare questo libro da solo, anziché cominciare regolarmente dalla storia di Libby e Cook. Ma soprattutto il romanzo mi è risultato davvero disturbante: infatti, dopo una prima parte abbastanza convenzionale, più o meno tipicamente regency, la vicenda ha una svolta davvero choccante e mette in campo tutti i toni del tragico (una cosa da provocare crampi al ventre) e poi anche del teatrale e del melodrammatico. Insomma, né romance né rosa: se cercate una lettura gradevole e rilassante, questo volume non fa per voi.