Matrimonio per tre - Maggie Osborne

Creato il 01 ottobre 2010 da Junerossblog

TRAMA:
Vuoi tu, Jean Jacques Villette, prendere la qui presente Zoe Wilder come tua legittima sposa?” Naturalmente sì. Lui è bellissimo e sembra amarla molto. Peccato che in realtà sia già sposato con Juliette March, e anche con Clara Klaus. Questo è ciò che scoprono le tre mogli, poco dopo le ultime nozze, quando l’affascinante sposo si è ormai dileguato con i loro soldi, forse in Alaska. Animate da propositi battaglieri, le tre donne non perdono tempo, ma lungo il viaggio le cose precipitano, specialmente per quei tre gentiluomini che hanno incontrato sulla strada…

Questo libro è davvero insolito!
Comincia in modo, oserei dire, quasi noioso, ma a conti fatti , si rivela spassoso, divertente, leggero (… ma solo in apparenza…)
La storia è una, ma le protagoniste sono tre e l’inizio è sconcertante: tre donne si incontrano durante la ricerca di un solo uomo che le ha sposate tutte!!!!
Ovviamente si studiano, si odiano, ma si alleano per stanare il “comune nemico”.
L’autrice è davvero brava a delineare la situazione in cui si trovano queste donne, in maniera delicata, a tratti commuovente, e il loro modo diversissimo di reagire a questo che, diciamocelo, è un vero e proprio dramma: una non riesce a convincersi che le abbia mentito e si ostina a pensare che il suo sia il matrimonio legale, l’altra rivuole indietro i soldi che gli ha prestato e la terza vuole ucciderlo per fargli pagare l’umiliazione subita.
Si entra nelle loro vite in punta di piedi, in modo lento e graduale, ma si arriva a comprenderle e a condividere ogni loro pensiero e comportamento: i tratti psicologici di ogni donna sono tratteggiati con cura e il risultato è un ritratto di tre figure diversissime tra loro, ma ugualmente interessanti e ricchissime di personalità.
Il libro poi prende quota quando, nell’inseguimento, le tre “eroine” s’imbarcano per l’Alaska al seguito di cercatori d’oro, nel disperato tentativo di ritrovare il fedifrago truffatore.
L’ambientazione è straordinariamente evocativa: non ho mai letto nessun romance ambientato alla fine dell’800 tra i ghiacci Del Klondike (mi ricorda tanto zio Paperone…),
le descrizioni dei paesaggi sono favolose e molto realistiche, tanto che mi son ritrovata a rabbrividire in pieno Agosto!
Le situazioni che si creano sono molteplici, arricchite da colpi di scena e dall’alternarsi delle tre storie, che s’intrecciano e creano continui cambiamenti di scena, rendendo la lettura appassionante e scorrevole; inoltre, le parti divertenti servono a sdrammatizzare le notevoli difficoltà e a superarle “con il sorriso sulle labbra”.
Ma il vero punto forte è la crescita delle protagoniste, straordinaria, ma del tutto verosimile.
Il fatto di ritrovarsi in un ambiente diverso, dove le regole della società sono ribaltate e dove contano di più l’amicizia , l’onestà, e la lealtà rispetto all’”etichetta”, di avere una motivazione comune che le sostiene e che le allea, rinvigorendole in modo esponenziale, fa affiorare in loro una forza, una volontà tanto intensa da tenerle in vita e guidarle verso la meta, quando uomini forti e robusti soccombono a sconforto e fatica.
Il “viaggio”, per queste tre donne, si fa quindi interiore e serve per conoscersi nel profondo, arrivando a filtrare la loro vera essenza ed a purificarle da insicurezze nascoste che forse non si sarebbero mai palesate( ma che le avrebbero sempre influenzate e minate nel profondo) fino ad arrivare alla piena consapevolezza di sé che è mancata ad ognuna di loro fino a quel momento….
Non svelo altro, sappiate solo che alla fine dovrebbero ringraziare Jean Jacques per averle spinte tanto in là.
In conclusione: una lettura leggera, ma non vuota, con una polpa succosa e dolce, ma un nocciolo duro e molto consistente , che sono molto felice di aver avuto modo di sperimentare!
Noco