Ha ragione Fitto quando dichiara sulla Gazzetta del Mezzogiorno che il problema è rappresentato da coloro che continuano a credere a Renzi. Di fronte a un leader doppio, triplo e quadruplo mi viene da pensare che qualcuno possa essersi attrezzato. Leggendo l’articolo di Giancarlo Bosetti direttore di Reset si capisce che l’accordo non era su Mattarella ma su Giuliano Amato. Nella ricostruzione fatta appunto da la Repubblica di ieri ( 1° febbraio ) la cosa appare evidente. Nell’ultimo incontro tra Renzi e Berlusconi, quest’ultimo si sarebbe presentato sostenendo che sul nome di Amato c’era il consenso anche della Sinistra PD, addirittura che lo aveva chiamato D’Alema manifestandogli la disponibilità a sostenere la candidatura di Giuliano Amato. Renzi, sempre secondo la ricostruzione che ne da il giornale diretto da Ezio Mauro, avrebbe risposto che lui è il Segretario del PD e che D’Alema non ha nessuna voce in capitolo per cui il candidato era Mattarella. Per la verità già nei giorni scorsi la notizia di un D’Alema particolarmente attivo che si spendeva a favore di Amato era emersa. Provando a mettere insieme la varie tessere del puzzle mi viene da pensare che più che il “capolavoro politico“ di Renzi, l’elezione di Mattarella sia in realtà il “capolavoro politico” di D’Alema. Considerando l’arroganza, la presunzione, la doppiezza di Renzi quale miglior cosa da fare se non lasciar trapelare l’idea che tra Berlusconi e la Sinistra PD ci fosse un accordo per sostenere Giuliano Amato? Una tale ipotesi avrebbe tolto l’iniziativa a Renzi dal quale era facile prevedere la reazione. L’ipotesi che avanzo è che l’iniziativa sia stata solo apparentemente nelle mani di Renzi. Nei fatti il gioco lo ha condotto la sinistra PD e nello specifico D’Alema. La figura di Mattarella mi conforta che le cose possano essere andate realmente così.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è l’espressione della Sinistra DC che ha contribuito alla costruzione prima de l’Ulivo e poi del PD. Mattarella ha dimostrato, inoltre, con i fatti di essere una persona libera, dalla schiena diritta in più di una occasione. Cosa ancora più importante venendo dalla DC, e non dal PCI come Napolitano, non ha bisogno di una legittimazione aggiuntiva rispetto a quella del Parlamento in seduta comune che lo ha eletto. Per queste ragioni può prendere posizione sugli argomenti più scottanti senza che qualcuno lo possa tacciare di essere un “comunista”. Se la mia ricostruzione dei fatti è corretta Sergio Mattarella non potrà che essere il Presidente della Repubblica custode dei valori della Costituzione. Ricordo in primo luogo a me stesso che l’Italia è una Repubblica Parlamentare fondato sul Lavoro.
Ha ragione Fitto quando dichiara sulla Gazzetta del Mezzogiorno che il problema è rappresentato da coloro che continuano a credere a Renzi. Di fronte a un leader doppio, triplo e quadruplo mi viene da pensare che qualcuno possa essersi attrezzato. Leggendo l’articolo di Giancarlo Bosetti direttore di Reset si capisce che l’accordo non era su Mattarella ma su Giuliano Amato. Nella ricostruzione fatta appunto da la Repubblica di ieri ( 1° febbraio ) la cosa appare evidente. Nell’ultimo incontro tra Renzi e Berlusconi, quest’ultimo si sarebbe presentato sostenendo che sul nome di Amato c’era il consenso anche della Sinistra PD, addirittura che lo aveva chiamato D’Alema manifestandogli la disponibilità a sostenere la candidatura di Giuliano Amato. Renzi, sempre secondo la ricostruzione che ne da il giornale diretto da Ezio Mauro, avrebbe risposto che lui è il Segretario del PD e che D’Alema non ha nessuna voce in capitolo per cui il candidato era Mattarella. Per la verità già nei giorni scorsi la notizia di un D’Alema particolarmente attivo che si spendeva a favore di Amato era emersa. Provando a mettere insieme la varie tessere del puzzle mi viene da pensare che più che il “capolavoro politico“ di Renzi, l’elezione di Mattarella sia in realtà il “capolavoro politico” di D’Alema. Considerando l’arroganza, la presunzione, la doppiezza di Renzi quale miglior cosa da fare se non lasciar trapelare l’idea che tra Berlusconi e la Sinistra PD ci fosse un accordo per sostenere Giuliano Amato? Una tale ipotesi avrebbe tolto l’iniziativa a Renzi dal quale era facile prevedere la reazione. L’ipotesi che avanzo è che l’iniziativa sia stata solo apparentemente nelle mani di Renzi. Nei fatti il gioco lo ha condotto la sinistra PD e nello specifico D’Alema. La figura di Mattarella mi conforta che le cose possano essere andate realmente così.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è l’espressione della Sinistra DC che ha contribuito alla costruzione prima de l’Ulivo e poi del PD. Mattarella ha dimostrato, inoltre, con i fatti di essere una persona libera, dalla schiena diritta in più di una occasione. Cosa ancora più importante venendo dalla DC, e non dal PCI come Napolitano, non ha bisogno di una legittimazione aggiuntiva rispetto a quella del Parlamento in seduta comune che lo ha eletto. Per queste ragioni può prendere posizione sugli argomenti più scottanti senza che qualcuno lo possa tacciare di essere un “comunista”. Se la mia ricostruzione dei fatti è corretta Sergio Mattarella non potrà che essere il Presidente della Repubblica custode dei valori della Costituzione. Ricordo in primo luogo a me stesso che l’Italia è una Repubblica Parlamentare fondato sul Lavoro.
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