Un piccolo paese sul bordo della risaia. Quattro case, col sole che sorge da dietro la montagna a illuminare gli steli appena trapiantati, ancora fragili. Faceva freddo stanotte sulla palafitta, fa freddo ancora alle sei e mezza del mattino. Sul sentiero davanti alle case escono i primi uomini col bilancere sulle spalle, verso la campagna. Sul bordo una grande campana, serve a chiamare a raccolta in caso di bisogno. Ma è una mezza bomba da 250 chili, inesplosa, di tanti anni fa, quando qui le bombe cadevano come se piovesse. Ricordi lontani che adesso fanno sorridere, ma mica poi tanto. Una donna torna dal mercato con la gerla piena di fiori. Profumi e rumori dal bosco dietro le case. Cantano i galli a Mu Chan Chai, è ora di andare nei campi a trapiantare il riso.
Un piccolo paese sul bordo della risaia. Quattro case, col sole che sorge da dietro la montagna a illuminare gli steli appena trapiantati, ancora fragili. Faceva freddo stanotte sulla palafitta, fa freddo ancora alle sei e mezza del mattino. Sul sentiero davanti alle case escono i primi uomini col bilancere sulle spalle, verso la campagna. Sul bordo una grande campana, serve a chiamare a raccolta in caso di bisogno. Ma è una mezza bomba da 250 chili, inesplosa, di tanti anni fa, quando qui le bombe cadevano come se piovesse. Ricordi lontani che adesso fanno sorridere, ma mica poi tanto. Una donna torna dal mercato con la gerla piena di fiori. Profumi e rumori dal bosco dietro le case. Cantano i galli a Mu Chan Chai, è ora di andare nei campi a trapiantare il riso.