Con questo post aprirò una serie di post correlati che, spero vi aiuterà a capire come possiamo usare queste cose a nostro vantaggio. Oggi parlerò della stretta di mano.
Il saggista inglese Sidney Smith ha scritto in proposito: "Avete notato come vi stringe la mano la gente? C'è il modo da ufficiale superiore: busto eretto e una rapida e breve stretta, vicino al mento. C'è la manomorta e la mano piatta introdotta nel vostro palmo e malapena cosciente della sua vicinanza. C'è il modo digitale: un dito proteso, molto usato dall'alto clero. C'è la stretta rustica, che vi prende la mano in una morsa di ferro, indicativa di salute vigorosa, cuore caldo e distanza dalla metropoli; ma che vi procura una netta sensazione di sollievo quando vi ritrovate la mano libera e le dita ancora intere. Poi c'è la stretta ritentiva: quella che comincia con vigore, ha una pausa come se dovesse prendere fiato, senza lasciare la preda, e prima che ve ne rendiate conto riprende, finché vi cominciate a preoccupare di come andrà a finire e non vi resta più forza. Peggio ancora è la stretta a pesce; la mano umida come un pesce morto, ugualmente muta, ugualmente viscida, che vi lascia addosso il suo odore".(1)
La stretta di mano che di per sé è un fatto semplice e banale ha delle implicazioni comunicative di gran rilievo.Quindi controllate il vostro modo di porgerla e stringerla quando salutate i Commissari d'esame!
Simonetta Frongia
Note: Sapersi esprimere di Luisella De Cataldo Neuburger e Guglielmo Gulotta (1991) pag.86