Maturità 2011- Il comportamento non verbale- La stretta di mano

Da Simonetta Frongia
La scuola di Palo alto e con lui Paul Watzlawick, parlando degli "assiomi della comunicazione" enunciarono un famoso "slogan" TUTTO è COMUNICAZIONE e quindi NON POSSIAMO NON COMUNICARE ciò significa che nel momento di un colloquio sia esso d'esame che di lavoro ogni gesto parla di noi più delle nostre stesse parole. Parlano di noi anche l'abbigliamento, gli oggetti che indossiamo, la postura, la mimica facciale, il tono di voce, lo sguardo, la distanza interpersonale, il contatto fisico.
Con questo post aprirò una serie di post correlati che, spero vi aiuterà a capire come possiamo usare queste cose a nostro vantaggio. Oggi parlerò della stretta di mano.Maturità 2011- Il comportamento non verbale- La stretta di mano
Il saggista inglese Sidney Smith ha scritto in proposito: "Avete notato come vi stringe la mano la gente? C'è il modo da ufficiale superiore: busto eretto e una rapida e breve stretta, vicino al mento. C'è la manomorta e la mano piatta introdotta nel vostro palmo e malapena cosciente della sua vicinanza. C'è il modo digitale: un dito proteso, molto usato dall'alto clero. C'è la stretta rustica, che vi prende la mano in una morsa di ferro, indicativa di salute vigorosa, cuore caldo e distanza dalla metropoli; ma che vi procura una netta sensazione di sollievo quando vi ritrovate la mano libera e le dita ancora intere. Poi c'è la stretta ritentiva: quella che comincia con vigore, ha una pausa come se dovesse prendere fiato, senza lasciare la preda, e prima che ve ne rendiate conto riprende, finché vi cominciate a preoccupare di come andrà a finire e non vi resta più forza. Peggio ancora è la stretta a pesce; la mano umida come un pesce morto, ugualmente muta, ugualmente viscida, che vi lascia addosso il suo odore".(1)
La stretta di mano che di per sé è un fatto semplice e banale ha delle implicazioni comunicative di gran rilievo.Quindi controllate il vostro modo di porgerla e stringerla quando salutate i Commissari d'esame!
Simonetta Frongia
Note: Sapersi esprimere di Luisella De Cataldo Neuburger e Guglielmo Gulotta (1991) pag.86

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