Svolgimento prima prova maturità 2012 Traccia Montale
Come da previsione per la traccia degli esami di maturità è uscito Eugenio Montale (1896 –1981) poeta, giornalista e critico musicale italiano, con particolare riferimento ad un brano tratto da “Auto da fè”, del 1966, e più precisamente la poesia ‘Ammazzare il tempo’.
Allo studente che sceglierà di cimentarsi con questa traccia verranno dunque richiesti: quali sono i problemi che possono essere risolti secondo il poeta e di spiegare il significato che Montale attribuisce all’espressione "Ammazzare il tempo": considerando che è tratto dalla raccolta di uno dei suoi ultimi lavori (1966), si dovrà dunque parlare di come abbia sempre anticipato i tempi e di come sia attuale la sua critica sul mondo del consumismo e della globalizzazione; delle sue lucide considerazioni in generale sulle trasformazioni culturali e di come esse cambiano il corso della storia. Inoltre si richiede di analizzare la poesia cercando di dare una risposta alla domanda "perché si accrescono i ‘bisogni inutili" e si inventano ‘nuovi tipi di lavoro inutile?": qui ovviamente sarà utile parlare anche della situazione italiana attuale, facendo riferimento a fatti odierni, conoscenze e se in grado, riferimenti a fatti accaduti recentemente per rendere più attuale il concetto ed il tema in generale. Molto importante quest’ultima opzione: gli esaminatori valuteranno in modo positivo la capacità di relazionarsi con confronti tra passato e presente del maturando, portando esempi e fatti.
Inoltre si chiede alla studente se nel testo è percepibile una nota d’ironia: ovviamente sì, sarà la risposta. Eugenio Montale proprio in questa raccolta, una delle ultime come detto poc’anzi, marca decisamente ed argomenta le sue discussioni con forte ironia ma mai con amarezza, è proprio un suo tratto distintivo; si dovrà argomentare la risposta facendo riferimento possibilmente non solo a “Auto da fè” ma anche alle sue opere più importanti come ‘Ossi di seppia’, e ovviamente parlando della sua inimitabile abilità nell’ azzardare una comprensione tra l’occidente – ovvero la sua vita contemporanea – e i cambiamenti che le arti e il sociale in generale avevano patito dallo svilupparsi di una cultura massificata di carattere universale. Montale si presenta come una voce fuori dal coro, laica, razionale, italiana ma soprattutto europea, che cerca di approfondire la facciata più temibile del presente con la cognizione, di fronte agli avversi presagi del futuro, dei suoi limiti e dell’incontrollabile corsa degli eventi.
La quinta domanda per l’analisi del testo chiede invece di esporre le proprie "osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza": si dovrà cercare di rispondere in modo esauriente tentando un piccolo riassunto di ciò che è stato detto, dando un parere personale sulla visione di Montale, affermandosi più o meno d’accordo con l’analisi dello scrittore, e argomentando le proprie tesi supportate da un’analisi e un confronto con l’attualità quotidiana, ricordando sempre quanto siano attuali e moderne le idee del poeta, e di come si possono applicare al presente. Magari facendo anche riferimento ad una delle motivazioni che lo hanno portato ad essere vincitore del prestigioso premio Nobel nel 1975 « Per la sua poetica distinta che,…. con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni. »
Aggiornamento 12:19: link pagina con lo svolgimento per la traccia su I Giovani e la Crisi