Pochi giorni fa il gruppo petroliferoTotal-France ha firmato un accordo con il Governo della Mauritania per l'esplorazione e la produzione di petrolio nelle acque del Pacifico, di fronte al Paese africano.
E' la traduzione in fatti concreti del pensiero di Sarkozy ovvero :"L' Afrique c'est à moi!".
A cominciare dal poco e dal piccolo.
Mentre, al contrario, il ministro del petrolio mauritano, quasi certamente tra coloro i quali sono gli appartenenti a quella cricca che metterà poi le mani sugli utili dell'affare per spartirseli, ha dichiarato con una certa enfasi:"Questo patto s'inserisce in un quadro di rilancio degli investimenti nel settore petrolifero della Mauritania. E il contratto, il primo di questo tipo (si possono, ahimé, immaginare le clausole da parte dei neo-colonizzatori!!!!) sarà certamente utile ad entrambe le parti".
Per conoscenza il gruppo francese Total è già presente con delle prospezioni nel bacino di Taoudenni, nel nord-est del Paese.
L'evento, a me personalmente, porta subito alla memoria la grande fretta del Presidente Sarkozy, allorché c'era da difendere il popolo libico dai soprusi e dalle vessazioni di quell'altro tiranno di nome Gheddafi.
Per chi non lo sapesse, la Mauritania degli ultimi tempi era comunque sotto l'ala protettrice del colonnello e del suo entourage.Quello che in Africa allora contava.E parecchio pure.
Non stiamo svelando alcun arcano.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)