Mauritius, l’isola verde

Creato il 08 dicembre 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Mauritius non è solo spiagge, quest’isola ai confini dell’antica rotta delle spezie è molto di più, ha un cuore da offrire, un intero mondo che merita di essere scoperto.

Quello che colpisce della parte interna di Mauritius è innanzitutto il verde, a tratti abbagliante: infinite distese di piantagioni di tè colorano le colline e subito ci si chiede se è mai possibile che certe tinte esistano davvero in natura, quando sembrano piuttosto l’abile costruzione di un qualche laboratorio creato per fabbricare sogni.

Provate a perdervi a Bois Cheri, il villaggio del tè, e scommetto che penserete esattamente la stessa cosa.

Mauritius è dolce come una canna da zucchero, e sa regalare rum eccezionali, tra i migliori che vi capiterà mai di assaggiare.

Ci sono sei rhumerie sull’isola ed è difficile non incappare in un bicchiere riempito come si deve: che si tratti di rum alla vaniglia, al caffè o al pepe poco importa, non vi pentirete mai della vostra scelta e sarete felici di assaporare quel dolve nettare immersi tra i profumi sprigionati da questo paradiso sotto l’Equatore.

Mauritius è Chamarel, con la sua terra dai sette colori, un posto dove ci si convince definitivamente che davvero non esiste miglior artista della natura: quando il vulcano si è improvvisato pittore, ha regalato grazie ai suoi sedimenti delle tonalità da cartolina, trasformando una semplice distesa di sabbia in un gioco unico per gli occhi.

Mauritius è Grand Bassin, il lago sacro attorno al quale sorgono diversi templi indù, frequentati dai fedeli che si ritrovano per le puja, le loro preghiere, o anche solo per un incontro privato con qualche dio lontano. Questo è sicuramente uno dei posti che preferisco di tutta l’isola: passeggiare tra le statue quando il sole è sulla via del tramonto con i canti dei devoti a fare da sfondo è una di quelle esperienze che regalano tranquillità e ristabiliscono le energie necessarie al resto del viaggio.

E poi la leggenda dice che questo lago si formò perché a Shiva caddero dal capo alcune gocce mentre era in volo per trasportare dell’acqua verso il fiume Gange: si distrasse, rapito dalla bellezza dell’isola.

Nessuno può resistere a Mauritius, non ci è riuscito nemmeno un dio. Non resta che arrendersi alla sua belezza…


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