Se siete astemi, la vostra vacanza a Mauritius sarà comunque, sicuramente meravigliosa. Ma se non lo siete, e magari coltivate anche una passioncella nemmeno troppo segreta per gli alcolici ad alta gradazione, allora ci sono buone probabilità che il vostro viaggio nell’isola si trasformi in un’esperienza sensoriale davvero indimenticabile. Senza bisogno di esagerare, beninteso. Già, perché Mauritius è un vero paradiso per gli estimatori del rhum, il più tipico prodotto locale in vendita praticamente ovunque, e la visita a una delle sei rhumerie presenti è un must irrinunciabile di un soggiorno sull’isola.
Se però volete scoprire il vero, autentico “rhum agricole”, evitate le distillerie industriali e puntate a una delle tre produzioni artigianali. La differenza non è di poco conto: le prime infatti producono rhum tradizionale a partire dalla melassa, mentre le seconde ottengono il prodotto finale tramite fermentazione e distillazione del succo di canna da zucchero.
Noi abbiamo visitato la Rhumerie de Chamarel www.rhumeriedechamarel.com, incastonata in una valle verdissima nel sud dell’isola. All’arrivo, invece del classico aperitivo (era circa l’ora di pranzo) ci è stato servito il vassoietto che vedete qui sopra, con tutto l’occorrente per il Ti’Punch: lime, zucchero di canna, ghiaccio e ovviamente rhum agricole, la specialità della casa. Così si usa a Mauritius: ognuno dosa gli ingredienti del proprio drink secondo il gusto e l’ispirazione del momento.
Durante la visita, che si snoda tra alambicchi in rame e distillatori, Bruno Le Merle, direttore commerciale della Rhumerie, ci ha poi svelato le varie fasi del ciclo di produzione, con gran finale di degustazione dei premiati rhum della casa.