Maurizio Ravelli racconta i 50 chilometri di terrore con Bartolomeo Gagliano

Creato il 19 dicembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

Bartolomeo Gagliano uomo in fuga semina terrore e paura in tutta la Liguria dove si vivono ore a massima allerta, la paura è ovunque. Intanto Maurizio Ravelli parla al Secolo XIX e racconta i 50 chilometri di terrore. Così si legge sul Secolo XIX«Mentre mi puntava la pistola alla testa mi raccontava che non ce la faceva più a stare in carcere, che ne aveva già fatto troppo».

Maurizio Ravelli, panettiere di Savona è il proprietario della Panda verde con cui è in fuga Gagliano. Ravelli racconta che Gagliano ha anche preso delle valige, solo dopo a  Genova Cornigliano,  Gagliano fa scendere l’ostaggio dall’auto ed ordina a Ravelli«Non azzardarti a chiamare la polizia, in galera non ci torno».

Savona Genova, 50 chilometri con la pistola puntata alla schiena e alla tempia. Ravelli ha saputo solo dopo chi era l’uomo che lo ha sequestrato. Ravelli sulle pagine del Secolo XIX racconta il terrore e la paura di essere stato assalito da un “energumeno con gli occhi spiritati”

Gagliano racconta prima a Ravelli di dover raggiungere il carcere di Marassi poi però cambia idea “ appena raggiunta una zona appartata sarei dovuto andare via lasciandogli la macchina”, così racconta il panettiere di Savona al Secolo XIX. Ravelli accompagna Gagliano sino in  via de Marini a San Benigno. Gagliano fa scendere Ravelli e riparte.


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