Le motivazioni del provvedimento non sono state rese note. Ma la citazione della norma del canone 1720 del Codice di Diritto Canonico lascia poco spazio all’immaginazione. I «delicta graviora» di competenza della Congregazione per la dottrina della fede, oltre alla profanazione dell’eucaristia e l’attentato al Pontefice, riguardano gli abusi sui minori, l’assoluzione del complice in confessionale, l’induzione ad atti turpi in confessionale.
Ecco che cosa significa canone 1720 del Codice di diritto canonico.
Lo spiega fra l’altro Vatican.insider. Il Nuovo Torrazzo mette in maggiore evidenza, nell’edizione on line, un molestatore pakistano: vittima un’estetista.
Corre voce da tempo che Mons. Inzoli sia stato confessore di Roberto Formigoni. Può trattarsi di questo caso? Si aprirebbero altre vie d’inchiesta. Da quel che si apprende, il problema sarebbe l’abuso su minori. Sul Web (cliccando qui) si trova dal marzo 2007 un’accusa anonima nei confronti dell’ex sacerdote. Ex, tuttavia la pena è sospesa per 60 giorni. Avrà il tempo di presentare ricorso, come prevede il codice canonico.
Stupisce il fatto che la frase apparsa sul Web non sia mai stata rimossa: si riferisce a presunti palpeggiamenti di don Inzoli a scuola. Se quell’accusa virtuale è vera ha avuto sviluppi? Si è interessato il dirigente scolastico? Oppure il grido accusatorio è rimasto vox clamantis in deserto?
Il ragazzo che ha accusato don Inzoli di molestie, di essere stato toccato, afferma che il sacerdote non l’ha denunciato, e che gli è andata bene che non l’abbiano denunciato i suoi genitori, poiché era minorenne. Il ragazzo cambiò scuola. Afferma anche di essersi svincolato dal sacerdote dandogli un calcio, per poi rigargli la Mercedes.
Una storia che è rimasta dov’era, su un forum visibile a tutti, e che nessuno ha mai rimosso.
Se è questo il precedente si tratta di abusi sessuali. Ma quel ruolo di confessore di Formigoni?
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake