La critica ovviamente era rivolta a Chilton, mai in grado di lottare alla pari con il suo compagno di squadra Jules Bianchi, nettamente più forte di lui in qualifica e sul passo gara nei primi nove Gran Premi del Mondiale 2013. Si sperava che il pilota inglese potesse almeno investire sulla Marussia, potendo contare sull'importante dote finanziaria di suo padre Grahame (proprietario del team Carlin di GP2), ma le parole di Symonds hanno di fatto disilluso questa possibilità.
Ribattendo alle parole del tecnico britannico, Chilton ha risposto: "Non credo che la vettura abbia un passo nettamente migliore di quello finora mostrato. Certo l'esperienza potrebbe avere il suo peso nel cercare di migliorare le prestazioni, ma è necessario più tempo per accumularla."