Due arresti per rapina ai danni di due anziane signore.
È questo il caso di due fratelli, entrambi pregiudicati per reati specifici, che nella serata dello scorso 7 marzo si erano introdotti improvvisamente sui sedili posteriori di in un’autovettura in sosta al cui interno si trovavano due signore, sorelle di 74 e 78 anni.
Le donne erano appena state in un’attività di compravendita oro dove avevano cambiato dei gioielli di famiglia, ricavandone un compenso di circa 1.400 euro. Soddisfatte della vendita ma al tempo stesso amareggiate per aver dovuto vendere dei gioielli di famiglia, raggiungevano la propria auto parcheggiata in via XI maggio a Trapani. Una volta salite però, dopo alcuni secondi, facevano irruzione nell’abitacolo i due rapinatori, che stavano seguendo già da un pò i movimenti delle due anziane ed erano a conoscenza del contante nella loro disponibilità derivante dalla vendita dell’oro.
Nell’abitacolo i due malviventi bloccavano fisicamente le due donne impedendone la fuga e qualsiasi reazione, e ad una delle due veniva puntato un coltello dopo essere stata bloccata con una sciarpa intorno al collo e al viso che quasi le impediva di respirare; sua sorella invece veniva presa con forza per il bavero e tirata fuori dall’auto per portargli via gli oggetti che teneva in tasca, per poi con la stessa violenza essere “ributtata” nuovamente nell’auto.
Nel corso dell’azione delittuosa i due rapinatori riuscivano a portar via l’intero incasso della compravendita di oro, due assegni da 100,00 euro ciascuno e due anelli in oro, dandosi subito dopo alla fuga.
Durante la fuga uno dei due rapinatori veniva inseguito da un passante che assisteva al delitto, che però riusciva solo a far sì che la borsa asportata, vuota, venisse buttata a terra.
A seguito della denuncia delle due vittime scattavano immediatamente le indagini certosine da parte dei Carabinieri della Stazione di Trapani Borgo Annunziata, che, grazie alla capillare conoscenza del proprio territorio e delle persone in esso presenti, addivenivano in tempi rapidi all’identificazione dei due rapinatori, e grazie alla pluralità ed alla accuratezza degli elementi raccolti dai militari, il Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trapani, condividendo pienamente le risultanze investigative dei Carabinieri, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare personale per i due fratelli.
Così, nella mattinata di ieri, Francesco e Pietro Adragna, rispettivamente di 25 e 26 anni, nullafacenti trapanesi, si sono visti piombare in casa i Carabinieri.
Ora i due fratelli sono divisi, per il Francesco si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trapani San Giuliano, mentre più fortunato il Pietro, per lui “solo” gli arresti domiciliari.