Sotto il sole caldo degli ultimi giorni
la neve si è quasi tutta sciolta. Il bosco-giardino si sta risvegliando e qua e là offre piccole sorprese. I primi fiori primaverili sono sempre tanto attesi e per questo forse sembrano così belli.
Sono riuscita a fare un piccolo e variegato mazzolino, ho raccolto Helleborus orientalis, Narcissus ‘ Dove Wings’ e Galanthus nivalis (Bucaneve) e alcuni bei fiorellini rosa/blu/violetto. Sono i fiori di Pulmonaria officinalis.
Arrivata in regalo da una nobile piantina proveniente da uno Storico Parco genovese, negli anni ha colonizzato una sponda del rigagnolo d’acqua che attraversa la prima fascia del bosco.
Ora una sua piccola progenie ha attraversato il mare per approdare in terra sarda accolta amorevolmente da provette giardiniere, Tiziana e Delia.
brevi cenni colturali:
Pumonaria officinalis è una pianta perenne della famiglia delle Borraginacee, spontanea dei boschi delle zone collinari e montuose. Presenta caratteristiche foglie molli cosparse di piccole chiazze di colore bianco. I fiori compaiono con l’arrivo della primavera. Portati su fusti pelosi eretti lunghi circa 30 cm, variano il colore passando dal rosa all’azzurro e sfioriscono in violetto.
La grande massa di foglie macchiate di bianco e la ricca e vivace fioritura declinata in diverse sfumature, sono il punto forte di questa bella pianta che con la sua presenza rallegra gli angoli ombrosi del nostro giardino. Ideale è coltivare Pulmonaria sotto alberi o arbusti di caducifolie, la pianta è molto forte e resiste bene alle più rigide temperature invernali ma ricordiamo in estate di garantire regolari ed abbondanti annaffiature.
Si propaga facilmente con autodissemina o se si desidera con divisione dei cespi in periodo di riposo vegetativo. In passato ha goduto grande fama come pianta medicinale, si credeva curasse le malattie polmonari per la somiglianza delle foglie ai lobi dei polmoni. in Farmacopea è usata come diuretico, emolliente e soprattutto espettorante.
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