Me

Da Pamirilla

Io sono una viaggiatrice, non resto mai ferma e cambio rotta all’ improvviso. La mia vita trotterella allegra per sentieri e viali, a volte mi precede ed altre mi arranca dietro. Qualche volta me la perdo e altre mi perde: è quando mi incanto in una fantasia e inseguo sogni fatti di fumo e di ombre e anche di speranza e ottimismo. Presto o tardi torniamo a marciare insieme e la gente ci saluta per la strada.

Io sono una fata, sono una maga, sono un gatto e sono una stella.

Io sono una bolla che si alza come una mongolfiera nel cielo denso e poi scoppia, piange gocce sottili di bolla e poi ride e torna tutto come prima.

Io sono una pasticcera. Lo dico a quelli che mi chiedono che faccio e chi sono ma spero di non essere solo questo; a volte sarei contenta di essere non altro che vento.
Vento che porta tempesta e io porto confusione e scompiglio. Porto turbamento, qualche volta, e allegria abbastanza spesso. Porto risate, porto sconcerto, porto domande su domande. E, di sicuro, io porto il dolce.


Siete invitati, la mia porta è aperta. Voi cosa portate?
Tutti ci scambiamo qualcosa. Il più delle volte senza accorgercene.
Quando però ce ne accorgiamo e ne possiamo godere, è meglio, è più bello.
Qui ci sono racconti e ricette, vite imperfette, il mondo come lo vedo io e non è detto che sia proprio così davvero ma questo è il meglio che posso fare. Sui sentieri del mio cammino ci sono le cose perse e le cose trovate, amici veri e immaginari, zucchero e farina e qualche gallina perché da un po’ ho lasciato Roma e vivo in campagna, in quello che a me sembra un piccolo paradiso. Quando mi mancano i cinema e le librerie, le luci di città e un po’ di caos prendo un treno e torno a Roma. Ma poi non vedo l’ora di ritornare qui a lamentarmi di quanto faccia freddo d’inverno ma cogliere con un sorriso i frutti dai rami degli alberi e mangiarli mentre cammino a passo svelto tra le vigne e gli ulivi.

Eccomi, sono qui.E tu?

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