Navigo a vista.
Morchia i cascami d’alba
pantano il mare
ritrova radici l’erba mala
che è ogni Campo del Sangue
e tracima il ricordo
sodale fuoco
che al confronto è ristoro la Gehénna.
I versi sono di Egildo Spada, cinquantanovenne poeta, scrittore, professore di lettere e sindaco del più piccolo comune dell’Umbria.
Sono contenuti nel suo terzo libro di poesia intitolato “Me apocrifo”, che la casa editrice Fuorilinea di Roma ha da poco dato alle stampe con la prefazione di Elio Di Michele e che verrà presentato domenica 12 agosto alle ore 18,00 a Vallo di Nera (PG) nell’auditorium di Santa Caterina. Interverranno Fulvio Porena direttore del Cedrav, Angelo Aramini direttore del servizio turistico Valnerina, l’editore Franco Esposito e l’autore.
La raccolta è divisa in quattro movimenti ed è stata preceduta nel tempo da altre due pubblicazioni: Il Ritorno del 2005 e In folio del 2008 (Ed Guerra-Perugia), con cui Spada ha esordito nel mondo della poesia dopo essersi impegnato in alcuni saggi di carattere storico-antropologico.
Me apocrifo, è il titolo della prima parte e del libro intero ed è l’iniziale passo meditativo attraverso il quale l’autore realizza il viaggio di una vita intera, dalla nascita alla maturità, passando per la crescita e la scoperta della civiltà. Periferie contiene, invece, il ritratto di quell’uomo che trova la sua prigione e la sua liberazione in periferie reali e mentali. Il terzo movimento, Geografia, racchiude i colori e i profumi di distese in primavera, i luoghi carichi di vento e lo sconvolgimento dell’animo umano davanti al caos silente della natura. E, infine, Come per menzione, è un esercizio di composizione e scomposizione dei quattro elementi, che l’autore mette in essere attraverso il proprio vissuto: “viscose le parole sono resina amara/ viscose le preci che levo/ agglutinate per non arrossire.”
Il libro è disponibile presso le edizioni Fuorilinea e negli shop online. 142 pagine, 13,00 euro.