lo sapevo che sarebbe arrivato, semplicemente lo stavo aspettando.
e quindi gli sorrido.
respiro forte e chiudo gli occhi per trovare la pazienza.
cerco un posto coperto per guardarlo, perché non mi voglio perdere nemmeno un tuono di questo ormai familiare e prevedibile temporale qui. potrei distrarmi, ma non voglio. tutti zitti e tutto lontano. così deve essere. io e il mio personalissimo tzunami.
perché passa, di solito, anche il temporale più violento, passa sempre.