Elisa Manna, curatrice del rapporto per il Censis: "La famiglia ha un enorme potere educativo ed è, di fronte alle altre influenze, certamente prioritaria. Deve essere però una famiglia che si sente forte, competente, in cui i genitori si sentono autorevoli, che hanno appeal sui figli. I genitori hanno interiorizzato l’idea che debbono controllare quello che i ragazzi fanno con i vari media. Loro dichiarano di farlo, ma in realtà - dalla ricerca sui figli - emerge che questo non è vero. I bambini hanno libero accesso ai diversi media, c’è un minimo di controllo solo per Internet verso i bambini più piccoli". Di vigilanza parla anche l’Agcom: "sicuramente, non serve solo l’aspetto sanzionatorio, dice, ma occorre collaborazione tra scuola e famiglia e soprattutto occorre un mutamento culturale che miri alla prevenzione", come spiega Giulio Votano, curatore della ricerca per l’Agcom: "nel senso di munire di strumenti per l’uso consapevole dei media e anche per la conoscenza degli strumenti di tutela".Scarica qui il PDF di "Media e minori"
(Fonti: News.va, Agcom)