Media & [Un]Social Media Marketing

Creato il 18 novembre 2014 da Pedroelrey

Capita che torni da una tre giorni sulle evo­lu­zioni del gior­na­li­smo digi­tale in cui si dileg­gia, su quanto avan­zato sia lo stato dell’informazione online nel nostro Paese, per avere la con­ferma che in realtà la situa­zione è di un’arretratezza sbalorditiva.

Con­ferma rice­vuta in ante­prima in diretta quando il tweet di una par­te­ci­pante al mio work­shop sul social media mar­ke­ting per i gior­nali, rice­veva [da parte di un altro gior­na­li­sta] la rispo­sta sotto ripor­tata che [di]mostra quale sia il pano­rama attuale.

Secondo uno stu­dio pub­bli­cato recen­te­mente da Sprout Social, in media sola­mente a una su sei inte­ra­zioni sui social viene for­nita una rispo­sta. Di tutti i set­tori presi in  con­si­de­ra­zione il peg­giore, manco a dirlo, è pro­prio quello dei media dove ogni 10 domande poste, ogni 10 inte­ra­zioni, solo una ottiene un riscontro.

Se qual­che volta avete pro­vato ad inte­ra­gire con l’account social di qual­cuna delle testate del nostro Paese pro­ba­bil­mente non sarete sor­presi dei risul­tati dello studio.

Un capi­tale sociale, ed eco­no­mico, che viene dila­pi­dato pre­su­mendo che i social siano solo fun­zio­nali ad atti­rare traf­fico ai siti web delle testate. Come spiega a chiare let­tere Sarah Mar­shall, social media edi­tor del Wall Street Jour­nal, valu­tare i social [ed il lavoro di chi li col­tiva, li ali­menta] sola­mente in base al traf­fico gene­rato è un errore capi­tale. Non a caso al neo social media edi­tor di Press Asso­cia­tion è stato affi­dato il com­pito di “met­tere i social media al cen­tro della redazione”.

L’insostenibile [un]social media mar­ke­ting dei media ha sem­pre meno un senso com­piuto, comun­que la si guardi.

Di seguito l’infografica com­pleta dei risul­tati della desk research di Sprout Social.

“The Social Busi­ness: Highlights from the Sprout Social Index” by Sprout Social


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